"Pesca, suono delle sirene contro le politiche Ue"

"Pesca, suono delle sirene contro le politiche Ue"

"Pesca, suono delle sirene contro le politiche Ue"

Le organizzazioni nazionali della pesca italiana (Alleanza Cooperative Italiane Pesca, Federpesca, Coldiretti Impresa Pesca, Unci Agroalimentare) rispondono all’appello dell’Alleanza Europea della pesca di fondo per dare vita a una larga protesta "contro le politiche europee che stanno mettendo a rischio il futuro del settore".

All’iniziativa, sabato alle 11.30, prenderanno parte dai rispettivi porti anche le marinerie di Porto Garibaldi e di Goro (come accadrà nelle altre realtà emiliano-romagnole di Bellaria Igea Marina, Cattolica, Cesenatico e Rimini) che faranno risuonare le sirene dei pescherecci per mostrare il profondo dissenso alle proposte dalla Commissione europea attraverso il Piano di Azione per proteggere gli ecosistemi marini. I suoni saranno caricati sui social con l’hashtag ‘#SOS_EU_Fishing’ e trasmessi alla Commissione europea per il 9 maggio, giornata dell’Europa. "È stato scelto il 9 maggio come data simbolica per esprimere quanto le comunità della pesca abbiano raggiunto il limite e temano per la loro stessa sopravvivenza – spiegano le organizzazioni nazionali della pesca italiana che hanno lanciato l’iniziativa -. La pesca è una politica di competenza europea e la Commissione è l’unico amministratore della politica comune della Pesca. Quale dovrebbe essere, dunque, una politica che unisca i pescatori e li renda orgogliosi di essere europei, politica che invece oggi è fonte solo di prospettive depressive? È questo il motivo per il quale abbiamo scelto il giorno dell’Europa come data per suonare le sirene delle nostre imbarcazioni, per richiamare l’attenzione dei cittadini, della politica". Come viene riferito dagli stessi organizzatori, "il settore europeo si confronta con enormi sfide come gli effetti della pandemia, la competizione sullo spazio marino con le industrie come le fattorie eoliche, l’inflazione e i costi dell’energia alle stelle.

La Commissione europea con il suo piano di azione e la sua proposta di proibire la pesca di fondo nel 30% dei nostri mari arriva come un altro chiodo nella bara in cui il Commissario Sinkevicius vuole chiudere la pesca a strascico". Queste le ragioni della protesta, che prenderà corpo sabato mattina anche nei porti di Porto Garibaldi e Goro.

v.f.