Pescatori in sciopero contro il ’caro gasolio’

È questa la decisione emersa nell’incontro svoltosi nel pomeriggio di ieri a Porto Garibaldi. "Servono azioni concrete, non parole"

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I pescatori sciopereranno per stato di agitazione contro il ‘caro gasolio’. È questa la decisione che è emersa nell’incontro svoltosi nel pomeriggio di ieri a Porto Garibaldi, durante il quale è stato concluso che, a partire da lunedì, i pescherecci resteranno fermi in porto per lanciare un messaggio forte riguardo l’insostenibilità del costo del carburante, che nel giro di un anno è praticamente raddoppiato (passando dai 60-70 centesimi al litro a 1,20 euro) e sta mettendo in ginocchio gli operatori del settore. Rabbia ed esasperazione sono state manifestate negli interventi dei pescatori, che hanno rimarcato le gravi e insostenibili ripercussioni economiche che il ‘caro gasolio’ sta comportando per la loro attività. E, quindi, la decisione di fermarsi sembra una strada inevitabile per lanciare un ennesimo, forte grido d’allarme verso le istituzioni, affinché vengano messe in campo azioni concrete e risolutive per salvaguardare imprese e occupazione.

Come sostenuto dal presidente del Consorzio Piccola Grande Pesca, Ariberto Felletti, la crescita del prezzo del gasolio è incomprensibile, "considerando che il prezzo al barile non ha subito sostanziali variazioni" e ha rimarcato la necessità che il Governo ponga in atto controlli: "Le misure che sono state messe in campo non ci portano nulla – ha proseguito –. Servono soluzioni rapide a questo problema. Non più promesse". All’incontro hanno preso parte anche la vicesindaco di Comacchio, onorevole Maura Tomasi, e l’assessore alle Attività produttive Sandro Beltrami, che hanno condiviso le preoccupazioni espresse dai pescatori. Tomasi ha definito comprensibile la loro rabbia e ha ribadito che si sta interessando della situazione a Roma. Ha ricordato come una delle proposte avanzate dalla Lega sia stata quella di applicare direttamente uno sconto alla pompa del distributore del gasolio.

A livello locale, invece, uno dei passi che saranno compiuti sarà quello di portare in Consiglio comunale un ordine del giorno che impegni la giunta a sollecitare azioni concrete riguardo il ‘caro gasolio’ e che sarà successivamente inviato a Roma dopo l’approvazione: un atto con il quale si cercherà di dare ulteriore forza alle richieste dei pescatori locali per una situazione che si sta facendo sempre più grave. L’obiettivo è quello di giungere al più presto ad una soluzione che consenta ai pescatori di prendere il mare in condizioni che siano sostenibili, ribadendo il messaggio che è stato lanciato nella giornata di venerdì nell’ambito della manifestazione pacifica che si è svolta al molo di Ravenna.

Valerio Franzoni