
"Mi dai una sigaretta?". "Non sono una tabaccheria". E poi le botte. Tante botte. È tornato in aula ieri...
"Mi dai una sigaretta?". "Non sono una tabaccheria". E poi le botte. Tante botte. È tornato in aula ieri mattina il processo che vede imputati due giovani accusati di aver pestato un sedicenne in piazza Ariostea. L’udienza di ieri è stata dedicata all’audizione di una teste, una ragazza che era presente quella sera e che ha raccontato le prime fasi della lite con, appunto, quella richiesta di una sigaretta che ha fatto da scintilla all’esplosione di violenza. Terminata la testimonianza, l’udienza è stata aggiornata al 13 maggio per la discussione.
I due imputati, entrambi 22enni di origine straniera, sono accusati di aver aggredito il sedicenne spintonandolo, sferrandogli pugni al volto e calci alle gambe mentre la vittima veniva bloccata per impedirgli di difendersi. Il pestaggio, avvenuto la sera del 7 novembre 2021, gli causò diversi ematomi e la perforazione di un timpano. Le accuse mosse dalla procura entrano ancora più nel dettaglio e ricostruiscono i contorni del pestaggio. Il sedicenne si avvicina al gruppo di ragazzi e chiede una sigaretta. Da quella domanda banale nasce un battibecco che ben presto degenera nella violenza. In un lampo, la vittima si trova in minoranza e viene raggiunta da un pugno. Cerca di difendersi, ma alcuni amici dell’aggressore gli bloccano le braccia trattenendolo da dietro mentre altri lo riempiono di pugni al volto e calci alle gambe. Il sedicenne viene lasciato andare solo quando arriva un amico in suo soccorso, ma la tregua dura poco. Il malcapitato si sposta qualche metro più in là, verso i portici della scuola San Vincenzo, ma viene raggiunto da uno degli imputati che lo colpisce nuovamente al volto facendolo rovinare a terra. Il ragazzo si rialza e cerca di fuggire, ma viene inseguito da un gruppetto di giovani che lo raggiungono e lo picchiano di nuovo. Le successive indagini, condotte dalla polizia di Stato, permetto in breve tempo di individuare i presunti responsabili, due dei quali sono sotto inchiesta a Bologna in quanto minorenni e altri due sono a processo a Ferrara.
f. m.