
L’aggressione si verificò la sera del 7 novembre del 2021 Il giovane, all’epoca sedicenne, fu preso a calci e pugni foto d’archivio
Un anno di reclusione ciascuno. Tanto meritano, secondo la procura, i due 23enni che nel novembre di quattro anni fa avrebbero partecipato al pestaggio di un minorenne in piazza Ariostea. Un’aggressione che fece scalpore e che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, scoppiò per la banale richiesta di una sigaretta. Nella mattinata di ieri il processo a carico dei due maggiorenni del ‘branco’ (per altri due all’epoca dei fatti minorenni il procedimento è ancora pendente davanti al tribunale dei minori in attesa di fissazione di udienza) si è arrivati alla fase della discussione. La procura ha concluso l’arringa chiedendo al giudice la condanna (un anno ciascuno, come anticipato) di ognuno dei due imputati. Il difensore dei genitori della vittima, l’avvocato Carmelo Marcello, si è associato alle richieste del pubblico ministero, sottolineando il "profondo disagio e turbamento" dei familiari per l’accaduto, descritto come un "atto doloso con un coefficiente psicologico particolarmente intenso" che ha "attinto non solo all’integrità psicofisica di un minore, ma ha anche provocato dolore e sofferenza, oltre che spese per le cure, ai genitori". Gli ultimi a prendere la parola sono stati i difensori degli imputati, i quali hanno invece insistito per l’assoluzione dei propri assistiti. Ascoltate le parti, il giudice Giovanni Solinas ha rinviato all’8 luglio per la lettura della sentenza.
Notte di violenza. I due imputati sono accusati di aver aggredito la vittima, all’epoca sedicenne, spintonandola, sferrandogli pugni al volto e calci alle gambe mentre alcuni lo bloccavano per impedirgli di difendersi. Il pestaggio, avvenuto la sera del 7 novembre 2021, causò all’adolescente diversi ematomi e la perforazione di un timpano (prognosi di un mese). Le accuse mosse dalla procura entrano nel dettaglio e ricostruiscono, attimo dopo attimo, i contorni dell’aggressione. È una sera come tante in piazza Ariostea. Il sedicenne si avvicina a un gruppo di ragazzi e chiede una sigaretta. Da quella domanda banale nasce un battibecco che ben presto degenera in violenza. In un lampo, la vittima si trova in minoranza e viene raggiunta da un pugno. È solo l’inizio. Cerca di difendersi, ma alcuni amici dell’aggressore gli bloccano le braccia trattenendolo da dietro mentre altri lo riempiono di pugni al volto e calci alle gambe. Il sedicenne viene lasciato andare solo quando arriva un amico in suo soccorso, ma la tregua dura poco. Il malcapitato si sposta qualche metro più in là, verso i portici della scuola San Vincenzo, ma viene raggiunto da uno degli imputati che lo colpisce nuovamente al volto facendolo rovinare a terra. L’adolescente si rialza e cerca di fuggire, ma viene inseguito da un gruppetto di giovani che lo raggiungono e lo picchiano di nuovo. Le successive indagini, condotte dalla polizia di Stato, permetto in breve tempo di individuare i presunti responsabili. I minorenni, si diceva, sono sotto inchiesta a Bologna. I maggiorenni attendono invece il verdetto del giudice a Ferrara.
Federico Malavasi