Peter, lo spazzino ’fai da te’: "Lavoro per guadagnarmi l’obolo"

Nigeriano, 35 anni, vive in città da due mesi e tutti i giorni passa la ramazza tra lo stadio e l’acquedotto. "Bell’esempio"

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"Gentili signori e signore, mi chiamo Peter, desidero integrarmi onestamente nella vostra città senza chiedere. Da oggi terrò pulite le vostre strade. Vi chiedo solo un contributo di 50 cent per il mio lavoro. Buste, scope e altro materiale per la pulizia sono ben accetti". Questo il messaggio che, da qualche giorno, viene esibito da un ragazzo di origine nigeriana, notato dai residenti della zona tra via Cassoli e via Garibaldi. Peter, il suo nome, porta con sè anche la copia del permesso di soggiorno, bene in vista accanto ai materiali – scope, buste, sacchi del pattume – con cui ogni giorno si impegna a ripulire le strade e i marciapiedi, sin sulla soglia dei cortili privati. La curiosa vicenda non è passata inosservata all’amministrazione, e ieri anche il sindaco Alan Fabbri si è incuriosito: "Peter ha 35 anni ed è un richiedente asilo proveniente dalla Nigeria. Da due mesi è arrivato nella nostra città e ha deciso di mettersi a disposizione della collettività spazzando le strade in zona stadio e acquedotto. Ho quindi subito provato a contattarlo, telefonicamente, chiedendogli la sua storia – dice Fabbri –. Mi ha detto che vive in Italia da quattro anni insieme alla sua famiglia, e che ha bisogno di un lavoro per mantenerla". Ma l’occupazione non si trova, e allora Peter si è trasformato in ’spazzino’ fai-da-te, chiedendo solo un modesto aiuto ai passanti.

"Al momento, ovviamente, non posso che fidarmi delle sue parole, ma questo atteggiamento positivo non voglio che passi inosservato, soprattutto perchè la nostra città è stata scossa, in passato, dalle scorribande della mafia nigeriana – prosegue il primo cittadino –. Ma ci sono anche persone come Peter, ed è giusto oggi renderlo pubblico. Spero che da questo esempio di integrazione si possa ricucire una fiducia necessaria con i cittadini, spesso lacerata da scelte politiche e ideologiche sbagliate. Ho sempre detto che sarei stato il sindaco di tutti. Sì, ma di tutti coloro che come Peter vogliono vivere e lavorare onestamente nella nostra città – conclude Fabbri –. Benvenuto a Ferrara! Sono certo che i ferraresi, persone di gran cuore, presto ti offriranno un’opportunità lavorativa". Magari, con una paga superiore ai 50 centesimi che il ragazzo chiede per il suo servizio di pulizia civica.