FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Pianeta carcere. Martone alla guida. È la nuova direttrice

Ieri l’insediamento, i sindacati: "Garantiamo collaborazione"

Maria Martone succede nell’incarico al direttore uscente. Stefano Di Lena

Maria Martone succede nell’incarico al direttore uscente. Stefano Di Lena

La situazione che si troverà a gestire non è delle più rosee. Tra sovraffollamento e carenza di personale, i nodi da sciogliere all’Arginone sono ancora molti. E sempre quelli ormai da anni, verrebbe da dire. Una serie di dossier che ora dovranno essere affrontati da Maria Martone, da ieri ufficialmente la nuova direttrice del carcere. Martone succede nell’incarico all’uscente Stefano Di Lena. Ieri, si diceva, il momento dell’insediamento. Nel suo lavoro, la nuova direttrice potrà contare sulla collaborazione del personale e dei rappresentanti sindacali. Tra i primi ad augurarle buon lavoro è stato il segretario provinciale del Sinappe Roberto Tronca. "Salutiamo Di Lena, al quale vanno i nostri ringraziamenti per il prezioso lavoro svolto – premette il sindacalista di polizia penitenziaria –. Alla nuova direttrice Martone vanno i migliori auguri di benvenuta e di buon lavoro per il delicato incarico che sarà chiamata a svolgere. Garantiamo una fattiva collaborazione per tutto quello che riguarda il benessere del personale, sempre più in affanno in questa realtà complessa. Siamo convinti – conclude Tronca – che la dottoressa Martone saprà eccellere, mettendo a disposizione tutto l’impegno e l’esperienza maturata".

Come accennato, le problematiche di cui soffre la casa circondariale estense sono annose e di non semplice soluzione. Stando ai dati emersi dall’ultima visita tra le mura del carcere di una delegazione del Partito Radicale, risalente al periodo natalizio, si parla di 399 detenuti a fronte di una capienza di 260. A questo si aggiunge l’ormai cronica carenza di personale di polizia penitenziaria, che rende difficoltosa la gestione della struttura. Altra questione, quella dei suicidi (sui quali da tempo insiste l’Osservatorio carcere della Camera penale) e dei detenuti con dipendenze o con problematiche psichiatriche. Insomma, una serie di nodi con i quali la nuova direttrice si troverà ben presto a doversi confrontare.