FERRARA
"Dopo tre anni di assenza grave di strumenti urbanistici adeguati, che avrebbero potuto semplificare la vita di chi avesse voluto intervenire con riqualificazioni e rigenerazioni sulla città (semplificazioni sia in termini economici che di tempi e di procedura) approfittando anche dei tanti incentivi messi a disposizione del Governo, e nonostante la Legge regionale 24 del 2017 imponesse alle amministrazioni di avviare il piano urbanistico entro dicembre 2021, solo da pochi mesi a Ferrara abbiamo dei tecnici incaricati per redigerlo, dopo un bando andato deserto per le poche risorse messe a disposizione, poi rettificato con l’impiego di 310 mila euro". Così Roberta Fusari, capogruppo di Azione Civica torna sul tema del Piano Urbanistico Generale. "A marzo – così Fusari – l’individuazione dei tecnici incaricati, alcuni mesi per l’affidamento dell’incarico, e il 2 agosto, in piena stagione balneare, la Giunta comunale ha approvato il Documento Strategico del Piano, ovvero la strategia di pianificazione e sviluppo del futuro della città e del territorio del Comune di Ferrara. In mezzo nessun incontro pubblico, nessuna informativa alla città, nessun incontro con i consiglieri comunali, nemmeno in commissione consiliare urbanistica, luogo dedicato a questo tipo di dibattito sul più importante ed impattante strumento di governo del territorio, alla presenza dei rappresentati dei cittadini". Di qui la richiesta della consigliera di opposizione: "Richiederemo la convocazione di una commissione urbanistica per poter conoscere le scelte fatte ed estendere il dibattito sullo sviluppo della città e del territorio oltre i limiti degli esperti".
f. d. b.