"Piazza Gobetti, partono i lavori"

L’assessore Maggi punta a realizzare un intervento da 190mila euro per restituire il decoro a una zona centrale

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Possono partire i lavori di riqualificazione – per 190mila euro – in piazza Gobetti. Gli interventi, già predisposti e progettati dopo diversi sopralluoghi, erano rimasti in stand by a causa di necessari chiarimenti preventivi sulle possibilità e le condizioni di azione sull’area interessata, classificata come ‘privata ad uso pubblico’. L’Amministrazione ha così chiesto un parere pro veritate all’avvocato amministrativista Andrea Maltoni. Parere che ha stabilito che il Comune si faccia carico dei "progetti di lavori inerenti alla pavimentazione del porticato e a quelli che risultano funzionali ai medesimi comprensivi dunque, anche di quelli di spostamento degli impianti idraulici privati interrati in loco".

Ai privati – stabilisce il pronunciamento – invece spetteranno "le spese relative ai lavori diversi da questi ultimi". "Superate le questioni formali, che fino ad oggi ci hanno impedito di intervenire in maniera più spedita, possiamo procedere con i lavori attesi e progettati, dopo diversi sopralluoghi", spiega l’assessore Andrea Maggi, precisando che – come esplicitato nel parere richiesto – gli interventi saranno a carico dell’amministrazione comunale, previo accordo con la proprietà privata dell’edificio". "È un momento importante, i lavori erano attesi da parecchio tempo e sollecitati dai residenti: attengono al decoro di una zona centralissima e, inoltre, faranno seguito all’azione (non cruenta) già portata avanti per la riduzione della presenza dei piccioni in galleria Matteotti".

L’area interessata – come specificato nel progetto – sarà "il porticato sottostante il complesso edilizio posto tra via Amendola e via Vaspergolo, che si affaccia, a sud-est su Piazza Gobetti e a nord-ovest su Corso Porta Reno". Al centro del progetto ci sono: la sostituzione della vetusta ‘gomma nera’ con un nuovo gres porcellanato antisdrucciolo dall’aspetto della pietra naturale, analogo a quello presente nei portici della vicina Galleria Matteotti, per "mantenere una continuità nella tipologia dei materiali e nelle tonalità, che richiamano quella della vicina cattedrale".

Un intervento, questo, che richiederà il rifacimento anche della struttura sottostante, operando fino a una profondità di 30-35 centimetri (con gli eventuali interventi, se necessari, di spostamento o sostituzione dell’impiantistica privata di allaccio e scarico). Inoltre saranno sostituite le lastre ammalorate di marmo che oggi circondano la superficie dei portici. Nei piani c’è inoltre la pulizia delle pareti degli stessi portici, rivestite in granito e marmo. A tal fine saranno necessarie, preliminarmente: la verifica della stabilità dei rivestimenti delle pareti e dei soffitti e il loro fissaggio, se riscontrato il rischio di caduta dei materiali. A questo punto si potrà procedere all’idrolavaggio. Soffitto e pareti saranno poi stuccate e ritinteggiate.

re. fe.