Picchiata dal compagno nella giornata contro la violenza sulle donne

La quarantunenne ha chiesto aiuto telefonando ai carabinieri. Necessario il ricovero in ospedale. Denunciato il compagno

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FERRARA

In lacrime, sconvolta, compone sul suo telefonino il 112 per chiedere aiuto. Lei ha 41 anni ed è appena stata picchiata dal compagno, un ferrarese di 49. Proprio nel pieno della giornata contro la violenza sulle donne, venerdì scorso. Dal tono della voce sembra spaventata e all’improvviso riattacca. Ma il carabiniere che le ha risposto, compresa la situazione, attiva le procedure per rintracciare la telefonata e i carabinieri di Codigoro in poco tempo raggiungono la donna in strada. E’ sotto choc e sta correndo a cercare rifugio dai propri famigliari.

Ai militari racconta quanto accaduto poco prima, le botte, e viene accompagnata all’ospedale del Delta dove resta ricoverata in osservazione a causa delle lesioni subite. Per il compagno, scatta la denuncia per maltrattamenti e lesioni personali e l’avvio da parte della Procura di Ferrara della procedura del Codice rosso. E’ l’ultima vittima, conosciuta, della violenza tra le mura domestiche. Prima di lei, proprio alla vigilia della celebrazione della giornata contro la violenza sulle donne, ad essere picchiate era toccato a due ferraresi praticamente coetanee: una donna di 60 anni di Porotto aveva chiesto aiuto perché al culmine della lite con il marito per cause riguardanti la separazione in corso, lui, un sessantaduenne, si sarebbe scagliato contro la moglie, picchiandola e causandole ferite e contusioni che poi sono state giudicate guaribili in ventuno giorni dai medici del pronto soccorso di Cona, dove la sessantenne si è fatta visitare. Anche lei dopo avere chiesto aiuto, è stata raggiunta nell’appartamento dai carabinieri. Qualche ora dopo, un’altra richiesta di intervento arriva al centralino del comando provinciale.

Questa volta la telefonata è di una cinquantanovenne che vive con il marito di 58 anni, a Pontelagoscuro. Quando i militari dell’Arma arrivano nell’abitazione lei racconta di essere stata colpita con un violento pugno in faccia dal marito. Anche per lei si rende necessario il trasferimento all’ospedale di Cona, per le cure mediche e anche lei, come la sessantenne di Porotto viene giudicata guaribile in ventuno giorni.

A tutte e tre i carabinieri, dopo averle soccorse, hanno illustrato la possibilità di farsi assistere da un centro antiviolenza e due delle tre hanno accettato di allontanarsi dall’uomo che le ha picchiate: una proprio rivolgendosi a un centro antiviolenza e l’altra facendo ritorno a vivere nella famiglia di origine.

Per i tre uomini inizia ora il percorso giudiziario con la procedura del codice rosso, che prevede tempi più celeri e per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi, la pena da un minimo di tre e un massimo di sette anni.

cri.ru.