"Più soldi ai partiti significa meno aiuti alle famiglie"

Caro Carlino,

ho letto che i rimborsi ai partiti ammonterebbero a sei miliardi, ma non basta, nel silenzio totale hanno utilizzato i risparmi derivanti dalla riduzione del numero dei parlamentari, lasciando inalterato lo stanziamento per le camere girando il relativo importo aumentando di pari valore lo stanziamento per “le entrate parlamentari”. Non trovo aggettivi adatti per indicare tale situazione, ancora una volta maggioranza e opposizione in perfetto accordo hanno trovato modo di incrementare le loro entrate. La riduzione dei parlamentari avrebbe dovuto provocare anche la riduzione degli affitti di immobili nei dintorni dei palazzi del potere a nostre spese, nonché riduzione del personale di camera e senato che, stando ai compensi percepiti (ad esempio commessi da 100mila euro) consentirebbero enormi risparmi. La cosa è talmente fuori da ogni logica soprattutto se confrontata con il titolo in prima pagina di “Il Resto del Carlino” del 21 novembre scorso: “In manovra un miliardo per le famiglie”; senza la loro manovra segreta tale importo poteva essere molto maggiore. Un tempo, quando i partiti erano una cosa seria, il finanziamento proveniva in massima parte dal tesseramento, oggi non è più così, il distacco è evidente soprattutto vedendo l’aumento costante dell’astensione dal voto.

Giancarlo Vicentini

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Caro Carlino,

sono andato a vedere la cattedrale e pensavo di vedere, oltre alla mostra fotografica, anche le colonne già restaurate; inoltre tutte le navate erano completamente buie. Inoltre l’esterno del duomo nel fianco di via Adelardi è rovinato con intonaco rotto o imbrattato e i Leoni, lato piazza Trento Trieste, hanno erbacce intorno. Almeno il decoro esterno deve essere migliorato ad un mese dal Natale.

f. m.