Pivetti e i campi sostenibili "E’ la vera sfida del futuro"

Ieri il tour nel cuore dell’azienda leader del settore e nelle distese ’protette’ "Il nostro Mulino ha un focus importante e puntiamo a essere competitivi"

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CENTO

di Laura Guerra

Agricoltura, territorio, squadra e responsabilità, sono le parole cardine sulle quali si basa la Molini Pivetti di Renazzo, azienda nata nel 1875 che nel suo sapersi continuamente innovare, punta alla sostenibilità presentando ieri il suo primo report dopo due anni dalla creazione dei ‘Campi protetti sostenibili’, una filiera controllata, dalla semina allo smaltimento del sacchetto in carta, abbracciando l’aspetto ambientale, sociale, economico. Sostenibilità che fa bene all’ambiente, agli agricoltori a risparmiare tramite interventi mirarti dati da digitalizzazione e tecnologia ma, concetto sul quale occorre ancora lavorare perché il prodotto sostenibile, venga preferito dal cliente finale. "E’un tema di cui si parlerà sempre più in futuro. Il nostro Mulino ha un focus importante sulla sostenibilità con l’obiettivo di riuscire a produrre sempre più in questa direzione – dice Silvia Pivetti – cercando di essere sì competitivi ma nel rispetto dei bisogni della società e dell’ambiente. Esigenza che la pandemia ha messo ancor più in evidenza. Da sempre siamo legati al territorio e consapevoli che il rapporto con l’agricoltore dev’essere stretto, conoscendo le origini delle materie prime che usiamo e seguirne la trasformazione prendendoci cura della filiera certificata. In quest’ottica è nata Campi Protetti Pivetti, interamente monitorata che garantisce l’italianità e la provenienza dai nostri territori limitrofi in luoghi selezionati di Ferrara, Bologna, Modena per 350 ettari. Inoltre, anche la futura linea politica agricola comunitaria che interesserà presto tute le filiere agricole avrà attenzione all’ambiente".

L’agronomo Alessandro Zucchi ha dunque spiegato che sono stati selezionati solo aziende agricole sotto la soglia di 0.546 kg di Co2 per 1 kg di farina comprendente l’imballaggio. Oggi, 20 le aziende ‘sostenibili’."La sfida è far abbassare le emissioni in fase produttiva vedendo l’agricoltore del domani, più digitalizzato ottenendo una migliore performance produttiva e ambientale – spiega – oggi il bisogno di maggiore sostenibilità ce lo mostra la siccità, con il dimezzamento del grano: solo 5 tonnellate di raccolto invece di 7 ad ettaro". Matteo Brochetti di XFarm ha dunque spiegato la strategia di innovazione tecnologica di monitoraggio usata in questi 2 anni. "E’ una filiera innovativa che chiederà anche il futuro – dice – tramite la digitalizzazione, una semplice piattaforma e una stazione meteorologica, gli agricoltori hanno un risparmio del 30% di acqua, 10% di prodotto fitosanitario e 15% di tempi di gestione. Il sistema permette infatti il monitoraggio e l’intervento mirato". Molini Pivetti, sempre più proiettata verso il futuro, è una realtà con un fatturato di 62 milioni di euro nel 2021 e una capacità produttiva pari a 240.000 tonnellate di sfarinati e semilavorati l’anno, da grano tenero (dal 35 al 50% italiano), e che, dal fornire i grandi marchi si sta anche affacciando alla grande distribuzione.