"Pnrr, infrastrutture e sanità Al territorio manca una visione"

Il segretario della Uil, Massimo Zanirato, oggi terrà la relazione durante il congresso provinciale "Il Comune di Ferrara crei le condizioni per attrarre imprese. Energia? Si costruiscano centrali a biomasse"

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di Federico Di Bisceglie

Potrà dire di essere stato l’ultimo segretario della Uil di Ferrara. Sì perché oggi, in occasione del congresso provinciale del sindacato, verrà proposta una mozione di scioglimento e l’articolazione estense confluirà assieme a quella di Parma, Piacenza, Reggio-Emilia e Modena nella Uil-Emilia. "Non è ne per ragioni politiche, ne per ragioni economiche, bensì per avere maggior peso politico e incidere". A parlare è Massimo Zanirato, segretario (ancora per un giorno) ma che comunque rimarrà sul territorio "anche se con più deleghe in Regione". Con lui abbiamo approfittato per anticipare a grandi linee i contenuti della relazione con la quale si presenterà oggi al congresso.

Zanirato partiamo da questa operazione. La Uil di Ferrara, anche se confluirà in quella emiliana, è in buona salute?

"Per fortuna è in buona salute. Gli iscritti – 11.500 – sono aumentati per la parte dei lavoratori ’attivi’ rispetto ai pensionati. E questo è un buon segnale. Tengo a ribadire che per i nostri iscritti, così come per gli interlocutori istituzionali, non cambierà pressoché nulla. Anzi, prossimamente, abbiamo intenzione di rafforzarci sul territorio".

Veniamo ai temi della relazione. A fare la parte del leone è la sanità. A che punto siamo e cosa propone in questo senso?

"Il problema alla base è che la politica non ha ancora individuato quale sia il modello per la sanità ferrarese a fronte peraltro di una concorrenza extra e intra regionale piuttosto spietata. L’offerta sanitaria, anche per evitare il fenomeno della mobilità, deve essere aumentata. E per ottenere più finanziamenti occorre che la politica ferrarese, unita, vada a battere i pugni sul tavolo in Regione".

Il Pnrr è una questione che lei affronta, denunciando qualche mancanza dal punto di vista progettuale.

"Vero: manca, da parte del comune capoluogo che dovrebbe invece fare da traino, un progetto di visione. Al contrario, declinando le priorità contenute nel Patto per il Clima e per il Lavoro-Focus Ferrara, si sarebbe potuti partire ad esempio dalle infrastrutture".

Un tema trito e ritrito. Un gap storico del nostro territorio.

"Infrastrutture non significa soltanto strade. Significa – e questa sarebbe la progettualità di visione – creare le condizioni per l’insediamento di nuove imprese che generano sviluppo e benessere. Peraltro, imprese non solo multinazionali".

Sulla crisi energetica voi che idea avete?

"Posto che è un problema che va risolto a livello quanto meno europeo, ritengo che anche sul locale si possa lavorare per attenuare l’impatto dei rincari. Le centrali a biomasse, dal momento che il nostro territorio ha una vocazione prettamente agricola, aiuterebbero in questo senso".

Il vostro rapporto con i comuni di centrodestra non è dei migliori.

"Diciamo che nei comuni di centrodestra i rapporti, seppur tirati, ci sono. A Ferrara sono inesistenti. Probabilmente perché da parte della Giunta c’è un pregiudizio e perché non reggono il confronto".

In quanto a pregiudizi anche voi probabilmente ne avete.

"Assolutamente no. A noi interessa il confronto sui contenuti".