"Pnrr, priorità all’acqua: ecco alcune idee"

Campo Democratico boccia la "dispersione di risorse, come quelle per la ristrutturazione delle scuole nelle frazioni" e lancia un appello

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"Sarebbe stato importante che, in sede di approntamento dei progetti del Pnrr, si fosse lavorato, per risolvere i problemi dell’intero bacino del Po". Campo Democratico interviene sul tema della siccità e formula alcune proposte concrete all’attenzione delle istituzioni, dei partiti e del mondo imprenditoriale. "Negli ultimi decenni – esordisce Campo Democratico – si sono spesi decine di milioni per realizzare l’idrovia ferrarese: riteniamo necessario riconsiderare questo progetto e capire quanta parte dei finanziamenti dell’idrovia è ancora disponibile e potrebbe essere dirottata su opere di raccolta e conservazione delle scarse risorse idriche del bacino padano. Oltre a lunghi periodi di siccità siamo soggetti a precipitazioni magari brevi ma molto intensi e copiosi. Oltre alla diffusa impermeabilizzazione dei suoli, anche un assetto fondiario che ha visto scomparire quasi del tutto la rete dei fossi, delle scoline e delle capezzagne agricole ha contribuito a compromettere il trattenimento delle acque piovane e la ricarica delle falde: le Associazioni agricole, magari con il contributo tecnico del Consorzio di bonifica e della Università, dovrebbero farsi carico di questo problema". Sulla base dell’aumento della domanda di prelievo di acqua dolce da parte dell’agricoltura, Campo Democratico si chiede se sia possibile "continuare a puntare sulle stesse coltivazioni e prodotti agricoli sempre più idroesigenti" o se sia utile cercare alternative produttive, magari ripensando " la scelta di escludere totalmente il ricorso a produzioni Ogm se queste consentono un forte risparmio di acqua". Tra le proposte, anche il passaggio " dal concetto di consumo al concetto d’uso dell’acqua", attivando e finanziando progetti tecnologicamente innovativi che consentano una minore dispersione di acqua, e l’installazione di cisterne per la conservazione delle acque piovane nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni importanti. Per arginare il problema drammatico della risalita del cuneo salino, per Campo Democratico bisognerebbe "predisporre progetti (o almeno studi di fattibilità) per l’innalzamento delle dune e delle protezioni a mare, per la costruzione di impianti di dissalazione a scala industriale e di conduzione delle acque marine dissalate".

In questa fase di vera emergenza - prosegue il raggruppamento politico – "non ci tranquillizzano le dichiarazioni di Hera che al momento per Ferrara non ci sono problemi di approvvigionamento di acqua: noi pensiamo che occorra predisporre una serie di strumenti educativi e comunicativi all’uso dell’ acqua e non del suo consumo. Vediamo tutti – è la conclusione di Campo Democratico – come importanti risorse del Pnrr spese a filo diretto tra Ministeri e Comuni (saltando a piè pari le Regioni) producano una dispersione di risorse in micro opere spesso inutili (basti pensare ai progetti di ristrutturazione delle scuole dismesse nelle frazioni del comune di Ferrara e delle quali non si sa cosa fare): la politica deve prendere atto che altre sono le necessità e le urgenze. L’acqua, il suo uso, la sua distribuzione, il suo recupero è il bene più prezioso che abbiamo".

re. fe.