CRISTINA RUFINI
Cronaca

Pochi pattugliamenti sulle strade: "Se non ci sono controlli assidui, chi guida tende a violare le regole"

La denuncia del segretraio Fsp della Polizia, Zaccarini: "Automobilisti portati ad accettare il rischio della multa. Necessario impegnarsi per educare al rispetto del Codice e assegnare più personale alla Stradale di Ferrara".

Pochi pattugliamenti sulle strade: "Se non ci sono controlli assidui, chi guida tende a violare le regole"

Una pattuglia della polizia stradale in servizio (foto di repertorio)

I pattugliamenti sempre più rari sulle strade e un pacchetto di leggi, come ad esempio l’inasprimento da omicidio colposo a omicidio stradale, che non ha sortito i risultati sperati, fanno sì che la strage sulle strade anche ferraresi non abbia fine. Fanno sì che chi si mette alla guida in stato psicofisico alterato per abuso di alcol o droga, oppure si prenda il lusso di distrarsi e di spingere il piede sull’acceleratore, accetta il rischio di causare un incidente, nella consapevolezza purtroppo che le probabilità di essere fermato si riducono di anno in anno. Così come si riduce il personale assegnato alla polizia stradale, il Corpo che per codice della strade dovrebbe prioritariamente occuparsi dei controlli. Ne parliamo con Fabio Zaccarini, nella sua veste di segretario provinciale vicario Fsp della Polizia di Stato.

Una strage che non si riesce a fermare?

"Ormai da anni noi della Fsp denunciamo la strage che sta avvenendo sulle strade della nostra provincia, nel silenzio assoluto delle istituzioni. Ogni fine settimana, e non solo, assistiamo a incidenti stradali, spesso con esiti gravissimi o mortali: un costo sociale oltre che umano che non è paragonabile a null’altro. E nessuno fa niente"

Un’accusa grave?

"Direi che la volontà di non risolvere il problema è sotto gli occhi di tutti, oltre a fare servizi di controllo della velocità che spesso servono solo a fare cassa e sistemare i conti dei vari Comuni non si va. Non esiste una programmazione mirata di interventi finalizzati a far sì che le nuove generazioni imparino l’educazione stradale e il rispetto del prossimo".

Quindi non esistono strade pericolose, ma comportamenti pericolosi?

"Non neghiamo che servirebbe anche una programmazione finalizzata alla sistemazione di tutto ciò che rende pericoloso un tratto di strada, ce ne sono alcune in provincia che dovrebbero essere chiuse a mio avviso. Ma la strada pericolosa è una concausa dell’incidente: le cause principali sono la guida in stato di ebbrezza, la velocità, le distrazioni con il telefonino, i sorpassi azzardati".

E mancando i controlli, chi si mette alla guida accetta il rischio...

"Certo. Ci sono sempre meno servizi di pattugliamento della Polizia stradale sul territorio, perché manca il personale. Ma questo è un argomento tabù per la politica, perché con la sicurezza stradale non si prendono voti. E l’assenza di nuove assegnazioni e quindi di nuove forze, porta inevitabilmente a una mancanza di controlli in strada, una sostanziale anarchia che ha come risultato una serie impressionante di incidenti stradali. La possibilità di venire fermati e multati è talmente rara che il rischio è accettabile. Ormai siamo assuefatti alle morti da incidente stradale: leggiamo la notizia come se non fosse ’affar nostro’. Fino a 10 anni fa come Polstrada Ferrara facevamo circa 15 pattugliamenti alla settimana, da almeno due anni se va bene ne facciamo 5. Ma le risorse umane vengono assegnate ad altri reparti".

Una speranza?

"Ci auguriamo che il recente cambio di dirigente porti nuova linfa a una polizia staradale di Ferrara ormai da anni in agonia".