Ferrara, ponte sul Po, ecco il test drive

Dal centro di Pontelagoscuro a Santa Maria Maddalena i km da 1,6 diventano 19,2. E il tempo di percorrenza sale di 23 minuti a viaggio

Il passaggio sul ponte

Il passaggio sul ponte

Ferrara, 24 marzo 2018 - Il test drive non è nulla di diverso da quello che, ogni giorno, migliaia di automobilisti compiono per lavoro, per incombenze, per piacere. L’auto è una normale Panda a metano, il conducente non vuol emulare Sebastian Vettel, ma chi, da metà maggio, si troverà a percorrere l’autostrada per raggiungere, dalla piazza di Pontelagoscuro, quella di Santa Maria Maddalena. Il tratto più breve, eppure simbolico, delle due cittadine unite – e presto, separate – dal ponte sul Po.

Partenza alle 11,04: la piazza di Ponte è invasa dalle bancarelle del mercato, lo start viene spostato di poche decine di metri, di fronte al negozio di mobili Dimensione Casa. Di lì al pieno centro di Santa Maria Maddalena, svoltando a sinistra sull’argine e di qui entrando in paese, la distanza è di un chilometro e 600 metri. Tempo necessario, appena tre minuti. Si torna indietro, dallo stesso punto di partenza ci si avvia verso quello che potrebbe diventare il percorso obbligatorio, ovvero l’autostrada: dunque via Padova, viale Marconi, e di qui via Eridano sino al casello di Ferrara Nord. Il tempo di ritirare il biglietto, e di percorrere i sei chilometri del tratto autostradale, prima di arrivare al casello di Occhiobello. Si chiede lo scontrino (potrebbe essere necessario, da maggio, per ottenere il rimborso): «Siete sicuri che sarà così? – sorride, cortese, il casellante porgendo il foglietto – Ricordo che, anni fa, quando fu autorizzato il rimborso dell’autostrada, poi la Regione non risarcì gli automobilisti. Ma vado a memoria, potrei sbagliare».

Il sole è tiepido, ma basta questa battuta a mettere i brividi. Non c’è tempo da perdere, perché siamo in pieno test drive: lungo via Eridania si torna a Santa Maria Maddalena, il semaforo è verde e non c’è neppure lo stress di questa piccola attesa. Stesso punto d’arrivo, sguardo sul cruscotto: i chilometri sono diventati 19 (e 200 metri, per la precisione), e il tempo di percorrenza, rispettando limiti e divieti, è di 26 minuti. Una sottolineatura è d’obbligo: la prova è stata effettuata alle 11 del mattino, dunque non certo in un orario di punta. Visibilità perfetta, tempo asciutto, nessun tipo di rallentamento. Condizioni perciò ottimali, che difficilmente troveranno gli automobilisti che dovessero compiere lo stesso tragitto nelle fasce più trafficate della giornata. Al mattino, per andare al lavoro o accompagnare i bambini a a scuola; o al pomeriggio, di rientro dalle fabbriche. Già così, quasi con la strada riservata a noi stessi, per un viaggio di andata e ritorno si impiegano 46 minuti in più, accollandosi 35 chilometri e 200metri supplementari. Una prova che non ha pretese di scientificità, ma utile anche a chi volesse calcolare la maggiore spese, in base al consumo del proprio veicolo. E sempre che il pagamento dell’autostrada venga esentato, o rimborsato: in quel caso, sarebbero altri 0,60 centesimi a viaggio.