Ponte San Zagno, slitta la riapertura

All’assemblea pubblica è stato comunicato che l’opera resterà ancora chiusa a causa del materiale in ritardo

Migration

Slitta di due mesi la consegna del ponte San Zagno, a San Giovanni, chiuso dal 5 marzo 2021. Lo hanno annunciato i referenti dei Lavori Pubblici della Provincia, ente proprietario del ponte sulla strada provinciale in corrispondenza dell’impianto idrovoro San Zagno, tra Ostellato e San Giovanni. La chiusura si era resa necessaria in seguito all’esito di una perizia strutturale effettuata sul manufatto che aveva evidenziato un repentino e inatteso ammaloramento della struttura. La chiusura aveva suscitato tanti malumori, anche due flash mob di protesta, uno di Sinistra Civica e uno al quale aveva partecipato la stessa giunta, sindaco di Elena Rossi in testa.

Il primo cittadino ha partecipato all’evento ospitato nella sala riunioni del centro civico di San Giovanni, assieme al vice sindaco Davide Bonora. L’assemblea era stata convocata dal sindaco alla notizia dell’ennesimo stop al cantiere. "L’ultima interruzione – afferma il primo cittadino di Ostellato – è dovuta alla mancata consegna nei tempi stabiliti delle travi in acciaio: la ferriera marchigiana ha avuto un ritardo di una sessantina di giorni, che poi ha comportato un ritardo nel completamento dell’opera. Il 19 dicembre dovrebbero essere consegnate le travi e quindi la posa in opera. A seguire l’impalcato, asfaltatura e lavori accessori". Morale: dalla consegna ipotizzata a inizio gennaio 2023, la consegna slitta alla fine di marzo, quindi con circa due mesi di ritardo, quindi si arriverà complessivamente a due anni di interruzione del ponte. "L’intervento di ricostruzione del ponte era inizialmente previsto per il 2023 – osserva il sindaco Elena Rossi – ma, consapevoli dell’importanza strategica del ponte, il proficuo dialogo tra Comune, Provincia e Regione Emilia-Romagna ha consentito di reperire con sollecitudine i fondi per la progettazione e la ricostruzione del manufatto in tempi molto più brevi".

E’ stata un’assemblea molto partecipata, che si è svolta in un clima civile, senza le punte di protesta accesa delle ultime volte. Da notare che doveva prendere parte anche un rappresentante della ditta appaltatrice, ma ha dato forfait all’ultimo momento, forse timorosa di una contestazione, che invece non c’è stata. In prima fila l’ex assessore Daniela Fuschini, che aveva promosso il primo flash mob di protesta. Il ponte è al centro delle proteste dei residenti che vogliono la riapertura perché coinciderebbe con la fine dei disagi.

Franco Vanini