Ferrara, ponte sul Po, le Autostrade: "No esenzione del pedaggio"

La società risponde alla Regione: "Possibili solo agevolazioni". Centrodestra contro Calvano (Pd): "Assurdo l’appello alla Casellati"

Ancora non è stata definita la possibilità di lasciare, in ogni caso, una corsia a disposizione di chi transita a piedi o in bicicletta

Ancora non è stata definita la possibilità di lasciare, in ogni caso, una corsia a disposizione di chi transita a piedi o in bicicletta

Ferrara, 28 marzo 2018 - Niente esenzione, solo agevolazioni. Dalla Società Autostrade, la prima doccia fredda sulle richieste – pressanti e bipartisan – di transitare gratuitamente sulla A13, tra i caselli di Ferrara Nord e di Occhiobello, durante il lungo periodo dei lavori di ripristino del ponte sul Po, tra Pontelagoscuro e Santa Maria Maddalena. La risposta è contenuta nella lettera ufficiale di Autostrade, trasmessa dall’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini: «L’esenzione dal pagamento del pedaggio non trova applicazione nella vigente normativa – la premessa lapidaria – ma, in analogia a quanto già verificatosi in passato, la società è disponibile a concordare modalità di agevolazione».

Nel dizionario dei sinonimi, alla voce ‘agevolazione’ non corrisponde la parola ‘gratis’: perciò ieri le istituzioni, a fronte di questa comunicazione, si sono compattate nel ribadire la richiesta dell’esonero dal pagamento per tutti i veicoli. Oltre che ai consiglieri regionali Pd Paolo Calvano e Marcella Zappaterra, primi a presentare un’interrogazione in tal senso, la lettera dell’Anas è stata inviata ai Comuni di Ferrara e Occhiobello. E ieri mattina l’assessore alla Mobilità Aldo Modonesi ha immediatamente contattato il primo cittadino polesano, Daniele Chiarioni, per esaminare il da farsi. Perché si annunciano, a questo punto, quattro mesi di chiusura completa del ponte: l’Anas, titolare dell’appalto, ha infatti comunicato alla Regione la possibilità di accorciare i tempi del cantiere – da contratto, stimati in sei mesi –, lavorando su due turni giornalieri, ma appunto bloccando completamente la circolazione. E in ogni caso, per i mezzi pesanti e il trasporto pubblico la deviazione sull’autostrada sarà imprescindibile.

«Per ora registriamo questa disponibilità di Autostrade, ma è chiaro che non ci soddisfa, andremo a confronto per far valere la nostra tesi – riferisce Modonesi –. Riteniamo infatti che i cittadini costretti a prendere l’autostrada, come alternativa all’attraversamento del ponte, non debbano rappresentare un’entrata aggiuntiva per la società. Infatti attraverso la gratuità richiesta, Autostrade non rinuncerebbe ad entrate che oggi ha già, ma soltanto a entrate extra». In passato, tuttavia, nelle poche circostanze in cui era stato concesso il transito libero tra i due caselli – e limitato a periodi ben più brevi di quello che si prospetta da metà maggio –, qualcuno aveva dovuto compensare i presunti mancati introiti per il gestore della A13. Potrebbero essere chiamate le due Regioni (Emilia e Veneto) a rimborsare il costo del ticket – 0,60 euro a viaggio –, ma in questo caso, pur con un calcolo a spanne, si parla di una cifra di circa 600-700mila euro. Sono invece tutte da valutare le agevolazioni prospettate da Autostrade. «Noi puntiamo all’esonero del pedaggio, per tutti i veicoli che percorreranno il tratto tra Ferrara Nord e Occhiobello, e viceversa», si legge nella nota delle istituzioni. Subito dopo Pasqua si terrà un incontro, anche con la direzione del Ministero delle Infrastrutture, cui si è rivolto l’assessore regionale Donini.