MARIO BOVENZI
Cronaca

Pontelagoscuro, blitz dei vandali: "Ultimo obiettivo le scuole. Qui la gente ormai ha paura"

Dal centro civico ai simboli della guerra, una scia di danni opera di gruppi di ragazzini. Cusinato, consigliere comunale Pd: "Subito le telecamere". Don Bedin: "Dove sono i genitori?".

Pontelagoscuro, blitz dei vandali: "Ultimo obiettivo le scuole. Qui la gente ormai ha paura"

Fine novembre 2022, viene fatta a pezzi la cassetta ‘Prendi un libro, porta un libro’; 28 febbraio 2023, danneggiata la corona d’alloro ai caduti della prima e seconda guerra mondiale; otto aprile, danni ai pannelli in ricordo dei bombardamenti a Pontelagoscuro. Ancora, 16 maggio 2023. Danni alla bomba, monumento simbolo nel centro civico e raid nel poliambulatorio. Ci avviciniamo. Trenta giugno, rottura dei vetri nella sede dell’associazione Vulandra. Primo settembre, intrusione nella scuola media Cosmè Tura e danni alla bandiera italiana. Ultima data, almeno per ora. Il 30 settembre i vandali scavalcano il cancello ed entrano nella scuola Braghini. Scassano le macchinette e si portano via le monetine. Una scia di atti vandalici che ormai da mesi si verificano, a cadenze sempre più ravvicinate, a Pontelagoscuro. Una battaglia, quella della sicurezza, che vede in prima fila Elia Cusinato, consigliere comunale del Pd. Ultima tappa, un’interpellanza al sindaco Alan Fabbri per chiedere d’intervenire. Al più presto. "Si tratta, almeno per ora, – dice l’esponente Dem – di gruppi di ragazzini che prendono di mira alcuni obiettivi, non siamo davanti almeno spero a veri e propri criminali. Ma bisogna fare qualcosa per fermare questi episodi che stanno diventano sempre più frequenti. Qui la gente ha paura. Soprattutto gli anziani". Cusinato mette sul tavolo una serie di proposte. La prima, l’installazione delle telecamere. "Contro questi giovani che entrano in azione magari spinti dalla noia – precisa – gli occhi elettronici possono essere un deterrente efficace". L’altra proposta, per la quale si batte da tempo, è quella di ripristinare la sede dei vigili urbani, presidio che si affacciava sulla centralissima piazza Bruno Buozzi. "Era un punto di riferimento per i cittadini, le divise una presenza rassicurante", la sua convinzione. Convinzione anche di Dante Andreolini, volontario della Caritas San Vincenzo, coordinatore del settore che si occupa degli aiuti alimentari. Fa il custode, in tre palestre. Finisce di lavorare verso mezzanotte. "Vedo ragazzini in giro all’una, alle due del mattino – racconta –, mi chiedo come mai, dove sono i genitori? Ai miei tempi chi era in giro a quell’ora era un delinquente. Le cose sono cambiate, ed ecco quello che succede". Indica il centro civico, preso di mira più volte. Un punto caldo è anche la stazione dei treni, la notte luogo di ritrovo di sbandati. "L’altro giorno un viaggiatore è sceso con l’ultimo treno – svela –, è stato attorniato da un gruppo di ragazzi, l’hanno seguito per metri. Non l’hanno aggredito, ma non ha passato certo un bel momento. Lì, dopo una certa ora, è terra di nessuno". Nella parrocchia di San Giovanni Battista stanno preparando i festeggiamenti per salutare don Silvano Bedin. Dopo 26 anni lascierà la sua chiesa per andare a Bondeno. E’ mezzogiorno quando arriva con la sua auto. Si ferma, scende. "Imbrattano i muri, provocano danni, la notte si sentono urla e schiamazzi, bevono – sottolinea con amarezza –. Dove sono i loro genitori? Devono seguirli di più. Sono per lo più ragazzini, ma ci sono anche malavitosi, delinquenti che si sono trasferiti qui che bevono durante il giorno, che si uniscono a loro. Un pericolo per i nostri giovani". Sarà il 22 la festa per il parroco che alza gli occhi su un murales. "Un’opera realizzata per omaggiare le suore – la memoria va al passato –, che hanno fatto rinascere la parrocchia dalla distruzione della guerra, dalle macerie del 1945". Dario Bucchi, 37 anni, è un volontario. Indossa la maglietta con la scritta ’Ponte in festa’. "Servono più controlli", afferma. E più controlli chiede Aleandro Battilana, 82 anni, il cappello degli alpini. "Amo la montagna, l’ho comprato per quello", svela. Per poi aggiungere: "Qui alle otto di sera se sei anziano ti chiudi in casa".