Porfido posato a mano in piazza Savonarola

Circa centomila i cubetti che vengono posizionati "Così restituiamo alla città un bel biglietto da visita"

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Centomila cubetti di porfido posizionati a mano. È il lavoro che tre addetti dell’impresa Paving Stone di Trento sta portando avanti in questi giorni in piazza Savonarola. Completata la porzione di pavimentazione sottostante due dei tre archi interessati di via Coperta, i tre selcini al lavoro hanno già realizzato anche la prima ‘striscia’ della piazza. Il termine dell’intervento è previsto in circa un mese. La posa dei cubetti di porfido - di dimensioni di 8-10 centimetri per lato, quindi più grandi di quelli precedentemente esistenti - avviene per file parallele nell’area sottostante via Coperta e con disposizione ‘ad arco’ (fatte salve le file che incrociano i pozzetti) nella zona della piazza. Attorno alla statua la posa avverrà a ‘cornice’, con lati che segneranno il perimetro del basamento con circa un metro di spessore. Inoltre, percorsi paralleli verranno ‘disegnati’ anche in corrispondenza dei pozzetti, per agevolare il deflusso delle acque. In generale - spiegano i tecnici - le diverse orditure sono pensate per evidenziare le ‘emergenze’ della piazza: quella artistica per quanto riguarda la statua del Savonarola e quella architettonica per la via Coperta.

"Ci prepariamo a restituire alla città, in vista della stagione estiva, una piazza riqualificata, miglior biglietto da visita per i turisti e cornice degna per il Castello. La nuova piazza Savonarola è un nuovo tassello dell’azione di restituzione del decoro e di tutela del bello che ha interessato la porzione circostante, dopo la riqualificazione di piazza Castello e di piazza Repubblica, recentemente interessata anche dal rifacimento delle aiuole", spiega l’assessore Andrea Maggi, che ricorda anche il restauro della statua di Girolamo Savonarola, realizzato con fondi Art bonus - per oltre 21mila euro - che hanno avuto come donatore: Artibano Sivieri, titolare della vicina ‘Hostaria Savonarola’, mentre l’ impresa Nonfarmale, insieme alla Ceruolo Ponteggi, ha dato un proprio contributo mettendo a disposizione particolari scontistiche e l’uso di nuove tecniche. La lavorazione in corso nella piazza prevede l’innesto manuale del porfido su un ‘tappeto’ di materiale misto sabbia-cemento-ghiaia.