Porte aperte a 200 ucraini "Un futuro di speranza"

Cento, la forza dell’accoglienza. In azione Cidas, Comune, ministero dell’Interno. Il sindaco: "Ai bambini accolti a scuola abbiamo garantito la mensa gratuita".

Porte aperte a 200 ucraini  "Un futuro di speranza"

Porte aperte a 200 ucraini "Un futuro di speranza"

"Il nostro obiettivo è creare uno spazio dove la persona può riscoprire ambizioni, ricostruire il futuro. Camminiamo insieme ai rifugiati per aiutarli in questo percorso", gli operatori Cidas, nei bagliori di guerra che arrivano dalla martoriata Ucraina, raccontano quello che è stato fatto, un progetto che è andato oltre l’accoglienza per offrire un orizzonte a tante famiglie scappate dalla guerra.

A Cento questa missione – una spiaggia per chi si lasciava dietro le spalle l’orrore – è stata realizzata grazie alla stretta di mano tra Cidas, Comune, ministero dell’Interno. Il progetto si regge su una serie di appartamenti per dare una risposta ai bisogni di migliaia di profughi ucraini arrivati in Iitalia. Il piano, sui territori di Cento e Terre del Reno, ha consentito di dare una nuova patria a 170-200 cittadini ucraini. "Oltre a fornire vitto e alloggio – spiega Cidas – si fanno attività finalizzate alla conoscenza del territorio e dei servizi, attività per facilitare l’apprendimento dell’italiano e l’istruzione degli adulti, l’iscrizione a scuola dei minori". Decisivo il passo che porta alla conquista di un lavoro. Il sindaco di Cento, Edoardo Accorsi, non nasconde il suo orgoglio. "Sin dai primi giorni dallo scoppio della guerra – ripercorre quei momenti – quando le notizie che arrivavano dall’Ucraina erano drammatiche ci siamo resi conto che ci saremmo dovuti far trovare pronti ad accogliere tante e tanti cittadini ucraini, anche bambini, nel nostro territorio. Ricordo le telefonate e gli incontri convocati d’urgenza con la prefettura e gli altri sindaci, l’attivazione della macchina della protezione civile e della solidarietà che ha iniziato a muoversi subito. Tra i primi, i nostri parroci, che si sono resi disponibili a organizzare i loro spazi e l’accoglienza, insieme alle caritas e alle associazioni. Con i nostri uffici abbiamo organizzato uno sportello al quale i cittadini ucraini potevano rivolgersi per informazioni. Le bambine e i bambini hanno trovato accoglienza nelle nostre scuole, abbiamo garantito la mensa gratuita anche per quest’anno scolastico. Durante l’estate hanno avuto accesso gratuito ai centri estivi e abbiamo acquistato, grazie ad un bando regionale, libri in lingua ucraina per la nostra biblioteca e fornito voucher per fare attività sportiva ai ragazzi. Poi, grazie alla disponibilità delle associazioni sportive, l’accoglienza della nazionale ucraina di basket under 18, che si è allenata nel nostro palazzetto. Cento ha dato dimostrazione di solidarietà e vicinanza".

m. b.