Portuense e ostellatese in ginocchio "Una situazione irrisolta da 20 anni"

Il sindaco Rossi: "Vallette gravemente colpite". Allagato il quartiere africano, disagi e strade interrotte

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di Franco Vanini

Il Portuense e l’Ostellatese sono stati colpiti da fenomeni climatici di forte intensità. La prima porzione di territorio a farne le spese è stata l’oasi delle Vallette, duramente colpita giovedì da una tromba d’aria. "Purtroppo è successo ancora – sospira il sindaco di Ostellato, Elena Rossi – percorrendo in auto la strada interna alle prime due valli e ho contato almeno 20 grossi alberi abbattuti e una miriade di grossi rami spezzati. È un dolore immenso vedere questo scempio, ed è ancora più doloroso poiché tre anni fa assistevamo a uno scenario analogo. I nostri cantonieri coadiuvati dal geometra Marzocchi hanno già liberato la stradina di accesso alle Vallette e anche il tratto di provinciale fra Campolungo e Corte Centrale, dove erano caduti alberi e grossi rami. È stato gravemente danneggiato anche uno dei magazzini comunali: una parte della copertura, compresa una trave sono state divelte".

E’ andata peggio nel Portuense. Via Mondo Nuovo, il lungo rettilineo che taglia in due il Mezzano da Portoverrara a Comacchio è stata chiusa al transito per tutta la giornata di ieri per consentire agli addetti della Provincia di rimuovere rami e alberi che rappresentavano un pericolo e consentire agli ampi e pericolosi ristagni d’acqua di defluire nei campi. A Portomaggiore capoluogo è andato in sofferenza il quartiere Africano, la più grande area residenziale della cittadina. Non è certo una novità, l’anno scorso si erano verificati tre volte gli allagamenti, quest’anno è la prima volta ma gli effetti sono stati significati. Mentre a Ferrara e nell’Alto Ferrarese gli allagamenti si sono verificati giovedì, a Portomaggiore ieri mattina. Sotto pressione soprattutto le vie Tanzania, Mozambico e Ghana, a poche centinaia di metri dal cantiere della piscina comunale. "L’anno scorso eravamo andati sott’acqua tre volte – racconta disperata Anna Lo Franco, una residente di via Tanzania – Giovedì sono stata sveglia fino alle 4 di notte per controllare la situazione, poi sono crollata, sono andata a letto e alle 9 c’è stato il disastro: tutta la via si è allagata, diversi appartamenti hanno avuto scantinati e garage sommersi, ma i danni maggiori li ho avuto io, perché le altre famiglie hanno l’appartamento al piano superiore mentre il mio è l’unico al pian terreno". "L’appartamento è stato sommerso da una spanna d’acqua – interviene la figlia, Sara Mainardi, intervenuta a dare manforte alla madre invalida – quel che è peggio è che stavolta è arrivata anche l’acqua dalle fogne". Sott’acqua anche via Mozambico, vicino al Sert. "L’acqua aveva superato la soglia della sede stradale e dei marciapiedi – racconta Vanni Scapoli, residente oltre che vice comandante della Polstrada di Argenta – fino a entrare nel giardino".

"Ce la siamo vista brutta – sottolinea l’elettrauto in pensione Valerio Giacometti, che munito di un rastrello è intervenuto direttamente per far defluire l’acqua nei tombini – . E’ una situazione che va avanti da anni: due anni fa l’acqua aveva invaso l’officina: quando le auto passavano e facevano l’onda, l’acqua entrava anche in casa". Peraltro, la frazione di San Biagio, è senza luce da due giorni per via di tralicci abbattuti dal maltempo.

"Non possiamo sempre essere noi a ripristinare il deflusso dell’acqua piovana – sbotta William Basili – . Pochi mesi fa hanno costruito i nuovi marciapiedi, un’opera meritoria, solo che si sono dimenticati di pulire le caditoie. Di tutti i tombini che hanno realizzato l’unico a tirare era quello di Giacometti, di conseguenza l’acqua ristagnava. E non si creda che sia un fenomeno imprevisto, sono vent’anni che noi residenti ci tiriamo dentro: sarebbe ora che le istituzioni decidessero di provvedere una volta per tutte".