"Posti letto, Feris e ippodromo necessari"

L’assessore all’università Balboni sull’emergenza abitativa: "Oggi tavolo di confronto con associazioni e ateneo. Appello ai proprietari"

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"La nostra è una città che sta attraversando una grande transizione, passando da città con gli studenti a città universitaria". L’inquadramento del fenomeno fatto dall’assessore all’Università, Alessandro Balboni (foto), restituisce plasticamente la metamorfosi di una realtà che, a braccetto con l’ateneo che è consustanziale all’esistenza stessa di Ferrara, sta cambiando volto. E per fortuna. Questa crescita però – segnatamente relativa alle iscrizioni a Unife, che arrivano a quasi trentamila unità quest’anno – comporta anche qualche inconveniente. Il disagio più evidente, come raccontiamo anche nel pezzo qui sopra, è legato all’esigua offerta di case in affitto, rispetto alla sempre crescente domanda. Proprio di questo si parlerà, tra le altre cose, nel corso del confronto convocato questa mattina proprio in ateneo. Oltre a Unife e al Comune, sono state convocate tutte le associazioni di categoria e i rappresentanti delle agenzie immobiliari. Il tema, al di là delle contingenze, è fra i primi nell’agenda amministrativa della giunta Fabbri. Ed è anche per questo, ricorda Balboni, "che intendiamo proseguire il percorso comune intrapreso con Unife per la riqualificazione dell’ippodromo, nel quale verranno realizzati circa 130 posti letto". Proprio le lamentazioni degli studenti, anche in Erasmus, danno il la all’assessore per difendere strenuamente il tanto discusso progetto Feris. "Con il recupero dell’ex caserma Pozzuolo del Friuli – spiega l’assessore ai rapporti con Unife – verranno realizzati ben 660 nuovi posti letto". E quest’operazione, oltre all’effetto immediato di ampliare l’offerta di posti letto, ne ha uno duplice. "Stimiamo – prosegue – che i prezzi degli affitti caleranno, rispetto a quelli attuali, di almeno un euro a metro quadro. Senza contare il fatto che qualitativamente l’offerta si alzerà notevolmente". "Occorre attenuare – dice ancora l’amministratore – la competizione tra popolazione residente e quella studentesca". Per capire il ’pressing’ sul mercato immobiliare, basta pensare al fatto che "non appena inaugurato lo studentato del ’Chiozzino’ – prosegue – eravamo già sold out e con una lunga lista d’attesa". A ogni modo, tornando all’oggi – dal momento che Feris e ippodromo sono soluzioni in divenire – Balboni lancia un appello ai proprietari delle abitazioni. "Invito – così l’amministratore – tutti coloro che dispongono di immobili a metterli a disposizione della comunità studentesca, magari applicando i canoni calmierati previsti per gli universitari".

A proposito di problemi, sugli studenti erasmus che dalla Spagna lanciano il loro grido d’allarme, Balboni non si sottrae: "Mi pare francamente bizzarro – chiude – che degli studenti che devono venire a studiare in città e rimanerci per diversi mesi si siano ridotti all’ultimo a cercare una soluzione abitativa. A ogni modo, ci impegneremo per cercare una soluzione anche per questo, nel breve termine".

f. d. b.