Ferrara, trenta precari Unife verso la stabilizzazione

Dopo un anno e mezzo di trattative, è stato siglato l’accordo tra i sindacati e l’Ateneo ferrarese. Novità anche per i ricercatori

Università di Ferrara

Università di Ferrara

Ferrara, 13 marzo 2018 - Verso la stabilizzazione trenta precari lavoratori tecnico-amministrativi dell’Università di Ferrara. Ieri, dopo un anno e mezzo di trattative, è stato siglato l’accordo tra i sindacati e l’Ateneo ferrarese che dà il via libera all’applicazione della legge Madia, di cui beneficeranno ben 36 lavoratori precari del personale amministrativo, tecnico e ausiliario di Unife. L’accordo tra Università e sindacati prevede “la stabilizzazione di 15 persone – spiega il direttore generale Giuseppe Galvan –, oltre all’assunzione a tempo indeterminato, tra il 2018 e il 2020, di altri 15 lavoratori in possesso delle prerogative di legge e più di tre anni di contratti”. Via libera anche alla proroga del contratto di 6 dipendenti che invece non hanno raggiunto i 36 mesi di contratto necessari entro il 31 dicembre 2017, “con l’obiettivo di dare loro una possibilità di assunzione in futuro – aggiunge il rettore Giorgio Zauli – nell’ambito delle politiche di reclutamento dell’Ateneo e considerato il fabbisogno di personale”.

“Grazie al dialogo tra amministrazione e rappresentanze sindacali – spiega il prorettore Enrico Deidda Gagliardo – Unife è il primo Ateneo a stabilizzare tutti i precari in possesso dei requisiti della Legge Madia e a prorogare i colleghi non in possesso dei requisiti, speriamo di essere degli apripista nella pubblica amministrazione”. Unanime è la soddisfazione espressa dai sindacati. “Quello di Ferrara è l’unico Ateneo che offre risposte anche a chi è più esposto e sfortunato” sottolinea Egidio Grassi a nome di Flc-Cgil. “Il nostro è un lavoro che non finisce qui – aggiunge Giuseppe Tretola per Uil Scuola Rua – speriamo che le future collaborazioni possano essere improntate in questa tipologia di dialogo”. Molti precari “facevano parte di famiglie monoreddito – conclude Mauro Vitali, Cisl Università – e non c’è cosa più bella che aver dato loro serenità”.

Le buone notizie in tema di precariato si fermano però solo al personale tecnico-amministrativo. “Per quanto riguarda il personale docenti – spiega il rettore Giorgio Zauli – si parla di una partita enorme che non è stata coinvolta dalla normativa”. Uno spiraglio ci sarà invece per i ricercatori a tempo determinato di tipo B, “grazie all’ottimo risultato ottenuto da Unife nel bando straordinario – specifica Zauli –, che ha visto il nostro Ateneo conquistare 24 delle 1300 posizioni utili a livello nazionale, per le quali concluderemo entro l’anno lo svolgimento dei concorsi”.