
Leonardo Riberti precipitato dall’ospedale Maggiore il 21 giugno 2022
Il caso di Leonardo Riberti potrebbe riaprirsi. È la procura di Bologna a chiederlo dopo che il giudice aveva prosciolto il medico di guardia in servizio la sera dal 21 giugno 2022, quando il 21enne uscì da una finestra e precipitò dal tetto dell’ospedale Maggiore di Bologna. Le novità emergerebbero da una consulenza tecnica di parte presentata dall’avvocato della famiglia di Riberti, Fabio Anselmo. La procura vorrebbe riaprire il fascicolo per chiarire le responsabilità. Il colpo di scena dopo che l’avvocato Anselmo ha chiesto al pm Luca Venturi di considerare la perizia psichiatrica del dottore Antonio Pellegrino sul fatto che "non si sia messa in opera alcuna azione di prevenzione dell’incidente prima ancora del suicidio". La consulenza tecnica ha convinto il magistrato a chiedere al giudice per le indagini preliminari Roberta Malavasi la revoca della sentenza di non luogo a procedere nei confronti del medico. Il gip ha però ritenuto inammissibili le nuove prove bocciando la riapertura dell’indagine. A questo punto, sempre il pm Venturi ha deciso di fare ricorso per Cassazione dal momento che il gip non ha concesso la revoca della sentenza. Fra i punti cruciali della consulenza tecnica di parte del dottor Pellegrino, la mancata presa in carico del 21enne come paziente psichiatrico, le cautele non adottate dopo un primo tentativo di fuga, ma soprattutto il fatto che non venne chiamato a intervenire uno psichiatra, che avrebbe potuto disporre una sedazione o un’altra forma di contenimento per il giovane paziente. Sul punto, il pm ha chiesto al giudice di revocare il proscioglimento e fissare una nuova udienza preliminare, per disporre una perizia di un collegio di esperti. Obiettivo, chiarire se effettivamente doveva essere fatto intervenire uno psichiatra, come avrebbe dovuto comportarsi e se farmaci o altri presidi avrebbero potuto evitare la condotta che ha portato il giovane al decesso. Così l’avvocato Fabio Anselmo: "Sono molto soddisfatto perché la procura ha ritenuto di aderire alle nostre richieste di giustizia. Sono contento per i genitori Davide e Ginevra, contento che la procura abbia spostato le nostre tesi giuridiche e scientifiche, inducendo a chiedere la revoca del non luogo a procedere e l’effettuazione di una perizia".