REDAZIONE FERRARA

Predoni dell’oro rosso al cimitero. Rubati i tetti di tre cappelle gentilizie

Argenta, il campo santo ancora nel mirino dei ladri che hanno razziato grondaie e coperti in rame. Il consigliere della Lega Curtarello: "Inutile l’installazione del cancello automatico e dei fari" . .

Predoni dell’oro rosso al cimitero. Rubati i tetti di tre cappelle gentilizie

Argenta: cimitero ancora nel mirino di ladri tombaroli. Che in occasione della commemorazione dei defunti, di notte, stavolta sono andati ben oltre la sparizione di fiori, suppellettili ed ornamenti sacri. Gli Arsenio Lupin dei loculi hanno infatti rimosso ed asportato la copertura in rame di diverse cappelle gentilizie, una dozzina, azzerando di fatto il numero di queste strutture il cui tetto, rivestito col prezioso metallo rosso, conservano le spoglie dei cari estinti. Un modus operandi che replica quello di una quindicina di anni fa, con furti di rame (coperti e gronde) perpetrati dalla cosiddetta banda dei camposanti, che è dunque tornata a colpire. Ma che all’epoca fu sgominata ed i suoi componenti arrestati.

La questione ha carpito anche l’interesse della politica, finendo tra gli scranni del consiglio comunale. Sede questa in cui il capogruppo della Lega, Ottavio Curtarello, ha avanzato una interpellanza per far luce sul caso, e chiedendo chiarimenti su questi episodi criminosi ed incivili, condannati da tutti, nella fattispecie con voto bipartisan. Atti ignobili insomma. Che, al di là della razzia, dei danni e del vandalismo, urta la coscienza collettiva ed il rispetto di chi non c’è più, passato a miglior vita. A nulla è valsa l’attivazione dei cancelli automatici, e di fari per l’illuminazione: a quanto pare queste precauzioni si son rivelate insufficienti. Ma al di à di questi accorgimenti si può dare di più? "Per motivi legati ai costi-spiega il vice sindaco Sauro Borea-non è possibile istituire un custode in ognuno dei 12 cimiteri gestiti da Secif; tantomeno installare dei sistemi di video sorveglianza". Che fare dunque? "Sostituire, o coprire i tetti, con lattoneria o altro materiale alternativo al rame-afferma Borea-ma questo spetta ai proprietari. Mentre sarebbe impraticabile la strada delle polizie assicurative, anche queste a carico dei privati, e non previste per le costruzioni su suolo pubblico".

Ma i cimiteri sono al centro dell’attenzione anche per via dei ritardi subìti dai lavori di ristrutturazione. Che, escluso San Nicolò, ormai conclusi, sono oggetto di lamentele in quel di Filo ed Argenta. "A Filo-precisa in sostanza il sindaco Andrea Baldini-la causa sta tutta in un contenzioso tecnico sul cantiere. Nel capoluogo invece è sorta una diatriba contrattuale tra il subappaltante e l’affidatario dell’intervento".

Nando Magnani