Prelievi dal Po, taglio del 20%

Irrigazioni, con questa misura si cerca di garantire l’uso idropotabile

Temperature roventi e il Po continua a boccheggiare. Lo stato di severità idrica permane e le principali stazioni di misura registrano portate sotto i minimi storici. La stima di risalita del cuneo salino nei rami del Delta è in aumento, quelli del Po di Tolle, Maistra e Gnocca sono "totalmente interessati dall’intrusione", dice l’Autorità di bacino del Grande fiume. Per il Po di Goro e il Po di Pila, l’acqua salata di mare è rispettivamente a circa 39 e 36 chilometri dalla costa. E mentre l’acqua salata risale, l’acqua dolce del fiume si abbassa. A Pontelagoscuro si viaggia sui 114 metri cubi d’acqua al secondo ma è un dato "in costante diminuzione". Per assicurare l’uso idropotabile alle province di Ferrara, Ravenna e Rovigo e contrastare la risalita del cuneo salino, per ridurre i rischi di deterioramento dei corpi idrici superficiali e sotterranei e per mitigare gli impatti della siccità "e riequilibrare il bilancio idrico a Pontelagoscuro" si sono decise alcune misure. La riduzione dei prelievi irrigui giornalieri del 20% della media delle derivazioni in alcuni giorni, mossa di "particolare importanza sull’asta del fiume Po e sulle aste degli affluenti principali per il sostegno alla magra del Po".