LUCIA BIANCHINI
Cronaca

Prima campanella. Ritorno tra i banchi: "Impegno e bei voti, garanzia sul futuro"

A Ferrara 18mila alunni, 40mila in tutta la provincia ieri nelle aule. Studio e progetti, gli studenti mostrano di avere le idee chiare.

Prima campanella. Ritorno tra i banchi: "Impegno e bei voti, garanzia sul futuro"
Prima campanella. Ritorno tra i banchi: "Impegno e bei voti, garanzia sul futuro"

Il suono della campanella segna un po’, anche se il tempo è ancora bello, la fine dell’estate, sicuramente delle vacanze. Nostalgia e ricordi di quei giorni sotto l’ombrellone che si sciolgono nell’abbraccio a ’vecchi’ e nuovi compagni di classe. È suonata ieri anche per gli studenti di Ferrara la campanella e ha ufficialmente segnato l’inizio dell’anno scolastico per oltre 18mila studenti del territorio comunale, di cui 10.377 delle scuole superiori di Ferrara, 7.300 delle elementari e medie e 427 delle scuole dell’infanzia.

Tra la gioia del rivedere i compagni, un po’ di nostalgia del mare, forse un solo quaderno nello zaino – il diario probabilmente no, sostituito dal registro elettronico – perché "tanto è il primo giorno", sono numerosi i desideri e le speranze che i ragazzi e le ragazze hanno per questo nuovo anno scolastico in partenza. Per chi è in quinta superiore è stato questo "l’ultimo primo giorno". "Mi sono mancati i miei compagni durante l’estate – racconta Matteo Borsetti dell’istituto Bachelet –. Per quest’anno spero di uscire dall’esame con un bel risultato. Non so ancora bene cosa farò dopo, dipende anche dallo sport, gioco a calcio". "Spero che questo sia un anno in cui riuscirò a dare il massimo dell’impegno – così Matteo Zeng, sempre del Bachelet –, rimanendo al passo con le lezioni in vista dell’esame. Non voglio nutrire particolari aspettative, gli scorsi anni non sono mai riuscito a raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato. Forse non facendolo andrà meglio, con meno ansia". "Spero di imparare cose nuove – prosegue Sara Vecchio, una studentessa –, di ottenere un buon voto alla fine dell’anno per assicurarmi un futuro migliore, sono indecisa tra ingegneria informatica e criminologia". Quello della maturità è anche un anno da ricordare, soprattutto per chi a causa della pandemia ha potuto vivere poco la scuola in presenza e l’interazione con i compagni. "Vorremmo bei ricordi per quest’ultimo anno scolastico – sottolinea Cristian Perisotto del liceo Roiti, opzione scienze applicate –, che non fosse come gli anni scorsi, perché tra Covid e dad è stato molto difficile legare con i compagni. Dopo tre anni frequentando da casa praticamente non conoscevamo, ora speriamo in qualcosa di diverso".

Della stessa opinione è anche una sua compagna di classe, che racconta. "Spero anche io di avere dei bei ricordi, ho fatto un anno all’estero, dopo i tre di dad, a Pueblo, in Colorado, e non ho avuto occasione per legare bene con i compagni, quindi spero di rimediare". I ragazzi del quinto anno erano in prima superiore nell’anno scolastico 20192020, allo scoppio della pandemia, ed hanno potuto frequentare per poco la scuola in presenza. La situazione del Covid è stata difficile anche per Catalina Danu del Roiti: "Venivamo dalla dad, poi siamo tornati e siamo stati catapultati nella scuola vera e propria, dopo tre di lezioni e verifiche da casa. Per quest’anno confido non ci siano sorprese. Poi spero anche io di avere bei ricordi, siamo una classe unita". Non mancano, come ogni anno, le criticità, tra cui il caro libri, che le famiglie hanno dovuto affrontare e che secondo dati dell’Associazione italiana degli editori vedrà un aumento del prezzo per i testi della scuola secondaria di primo grado corrispondente al 3,04%, mentre per quelli della secondaria di secondo grado sarà del 3,42% in più rispetto l’anno precedente, a cui si vanno ad aggiungere i rincari di tutto il resto del materiale scolastico come penne, quaderni, zaini, astucci. In soldoni, siamo sui 500 euro. Un salasso.