CRISTIANO BENDIN
Cronaca

Pro Pal a scuola, interviene Valditara: “Ripristinare l’equilibrio informativo”. Il direttore Meis: “Stop propaganda”

‘Ferrara per la Palestina’ organizza un laboratorio in una media: le perplessità della Comunità ebraica. L’Unione delle Associazioni Italia Israele: “L’educazione deve rispettare i principi di pluralismo e imparzialità”

L’Unione Associazioni Italia Israele (UAII) ha ringraziato il Ministro Valditara “per il pronto intervento a tutela dell’equilibrio formativo nelle scuole”

L’Unione Associazioni Italia Israele (UAII) ha ringraziato il Ministro Valditara “per il pronto intervento a tutela dell’equilibrio formativo nelle scuole”

Ferrara, 28 novembre 2024 – “Siamo fieri di annunciare che abbiamo presentato il nostro primo laboratorio scolastico con un focus su quello che succede in Palestina da più di 76 anni”. Questo post, pubblicato nei giorni scorsi dall’associazione ’Ferrara per la Palestina”, ha suscitato più di qualche perplessità tra i componenti della Comunità ebraica di Ferrara, presieduta da Fortunato Arbib, e i vertici del Meis provocando un intervento del ministero dell’Istruzione affinché sia ripristinato “un equilibrio formativo”.

“Valditara – informa l’Unione Associazioni Italia Israele, presieduta da Celeste Vichi, che ha raccolto le segnalazioni giunte da più parti d’Italia, e segnatamente dalla nostra città – è intervenuto presso l’istituto coinvolto (una scuola media della città, ndr). Il ministro ha richiesto al dirigente di ripristinare un equilibrio formativo, invitando la scuola a organizzare un ulteriore incontro per gli studenti con il contributo di un’associazione ebraica. Tale misura mira a garantire che il dibattito su temi complessi come il conflitto israelo-palestinese venga affrontato in modo equo e costruttivo, offrendo agli studenti un quadro completo delle diverse prospettive”.

“Sì – conferma la dirigente scolastica, contattata dal Carlino – abbiamo ricevuto una telefonata dall’Ufficio scolastico regionale e provinciale su input del ministro. Ho spiegato che la docente che ha ospitato l’incontro con l’associazione pro Palestina aveva già in programma non solo una visita al Meis con gli studenti ma anche un incontro, qui in istituto, per ascoltare anche le ragioni di Israele”. Niente di politico, dunque. Ma era inevitabile che, nella città del Meis, dove da secoli vive e opera una delle Comunità ebraiche storicamente più importanti d’Italia, nel pieno della guerra in medio Oriente e mentre in Europa torna drammaticamente l’antisemitismo, un incontro “su ciò che succede in Palestina”, per di più organizzato in una scuola media, suscitasse più di qualche perplessità e preoccupazione se non altro per la mancanza di un contraddittorio. A maggior ragione se pubblicizzato sui social da una “organizzazione” molto attiva sul fronte della mobilitazione Pro Pal e su quello politico. Sulla bacheca, infatti, dove il post finito al centro delle polemiche è stato rimosso, si legge anche un duro attacco al sindaco di Ferrara Alan Fabbri: “Ha le mani sporche di sangue – scrissero gli attivisti a margine di un corteo, durante il quale il primo cittadino, uscendo dal municipio, era transitato con la sua auto – per il supporto incondizionato, politico, economico e militare, del suo partito e del suo governo ad Israele, ed al genocidio in corso a Gaza”. Materia incandescente nel contesto attuale...

Amareggiato e stupito” si è definito il direttore del Meis Amedeo Spagnoletto: “Bene che sia intervenuta l’Unione Associazioni Italia Israele affinché sia ripristinato un corretto livello di confronto su un tema così delicato. Sono contento di sapere che l’istituto aveva in animo di venire al Museo dell’ebraismo, anche se ritengo che esso non sia l’interfaccia più corretto per ricomporre lo squilibrio nel dibattito: il nostro impegno al dialogo prescinde dal conflitto in atto. Non si infierisca sui ragazzi – è l’auspicio di Spagnoletto – con La propaganda dell’una e dell’altra parte”.