"Progetto mostruoso e frettoloso Non c’è un reale interesse pubblico"

Dura l’opposizione ieri durante la discussione della delibera per dare il via all’accordo preliminare. Colaiacovo: "L’amministrazione non ha una visione". Maresca (Gam): "Forte impatto ambientale"

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di Federico Di Bisceglie

In assoluto, il suo nome è stato il più ricorrente. Tant’è che Roberta Fusari, ex assessore e attuale consigliera di Azione Civica, è intervenuta più volte per "fatto personale" rispondendo alle critiche che, copiose e velenose, si sono levate dai banchi dell’opposizione. La requisitoria finale in dichiarazione di voto è stata un condensato di rilievi tecnici al progetto Féris. Ma l’elemento di fondo sul quale Fusari eccepisce, anche attraverso l’emendamento (poi bocciato) condiviso anche dagli altri gruppi di minoranza, è la "mancanza di un evidente interesse pubblico di questo progetto: si lascia tutto ai privati". La sinistra è contraria in particolare al parcheggio di via Volano e al supermercato di via Caldirolo. "Alla città è stato raccontato di rigenerazione urbana riferita alla ex caserma – così Francesco Colaiacovo (Pd) – un tema caro a tutti perché quella parte di città ha bisogno di essere valorizzata. In commissione l’assessore Balboni ci ha raccontato di un campus universitario. Una continua narrazione avulsa dalla realtà, funzionale a distogliere l’attenzione dalla devastazione paesaggistica proposta con il centro commerciale di via Caldirolo, nel pieno vallo delle Mura monumentali". L’ulteriore dimostrazione, per il capogruppo dem, della "mancanza di visione della città del sindaco Fabbri". A rincarare la dose è la consigliera dem, Ilaria Baraldi che definisce il progetto Féris "frettoloso" e "mostruoso". Frettoloso per via della "compressione del dibattito, in una settimana tra commissione e consiglio, senza partecipazione dei cittadini". Mostruoso invece perché rivela "la spregiudicatezza di questa Giunta" e perché è "figlio della millanteria. Non si risolve il problema del degrado regalando fette di città ai privati". Ed è "mostruoso l’impatto ambientale". A dare forza a Baraldi, lo slancio del dem Simone Merli. "I numeri forniti dalla Giunta circa i posti di lavoro che si andranno a creare – dice – sono meri auspici. Temo, infatti, che non si creeranno nuove 400 opportunità". Ma Merli non si dichiara ostile al progetto di recupero dell’ex caserma: "Siamo disponibili a ragionare con strumenti differenti. Ma così, proprio no". Una contrarietà ribadita oltre che dalla consigliera del Misto Anna Ferraresi, anche da Dario Maresca (Gam): "Questa Giunta racconta frottole – attacca – : viene spacciato come un progetto green la costruzione di un supermercato di fronte alle mura". Ma di fondo, secondo Maresca, ciò che emerge da questo progetto è un’altra cosa: "All’amministrazione di Alan Fabbri – incalza – interessano più i soldi rispetto alla salvaguardia ambientale. È una pillola troppo amara da ingoiare". A sparigliare le carte c’è sempre il capogruppo pentastellato, Tommaso Mantovani che attacca urbi et orbi. "Non si può – afferma – giustificare una scelta sbagliata oggi, alla luce delle maialate che sono state fatte negli anni scorsi. In più, in tutta questa partita, non si è valutato un altro attore fondamentale: la soprintendenza. Ho depositato un accesso agli atti a tal proposito: un supermercato in Caldirolo e un parcheggio fronte mura sono intollerabili".