Unife, ecco ‘Inception’ il progetto per restaurare Notre Dame

Elaborato e concepito nel nostro ateneo Dal docente di Architettura Roberto Di Giulio

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Ferrara, 25 giugno 2019 – Da Ferrara alla Francia per ricostruire le parti danneggiate di Notre Dame. Questa la sfida che sta coinvolgendo scienziati e tecnici da tutto il mondo. Un compito reso più difficile dalla mancanza di un ‘back up’ integrato, interoperabile e utilizzabile delle informazioni sulla cattedrale prima dell’incendio. ‘Inception’, progetto sviluppato da un consorzio di quattordici partner europei coordinati dall’Università di Ferrara, mira a realizzare proprio questo. «Esistono numerosi rilievi e modelli tridimensionali della cattedrale danneggiata – spiega il Roberto Di Giulio docente del dipartimento di Architettura e coordinatore della ricerca – . Ma per renderli utili e utilizzabili dai tecnici servirebbe una piattaforma in grado di consentirne l’accesso e la gestione sulla base di standard comuni e strumenti interoperabili». Esattamente l’obiettivo di ‘Inception’, progetto di ricerca finanziato dalla Comunità europea con 4 milioni di euro e finalizzato a migliorare l’accessibilità e la comprensione del patrimonio culturale europeo mediante una piattaforma interattiva. «Inception mette insieme le più avanzate tecnologie di modellazione tridimensionale e le applicazioni di realtà virtuale e realtà aumentata a oggi disponibili – continua Di Giulio – : la sua tecnologia consente di visitare edifici e siti del patrimonio culturale ’navigando’ nei modelli tridimensionali, realizzati tramite rilevazioni di precisione millimetrica, che interagiscono con il visitatore fornendogli informazioni e documenti storici derivanti dalle più diverse fonti. Tornando al caso di Notre Dame, un modello tridimensionale caricato sulla nostra piattaforma secondo gli standard messi a punto nella ricerca, avrebbe potuto fornire i dati geometrici, le immagini tridimensionali e le informazioni storiche delle parti dell’edificio distrutte dall’incendio, e quindi fornire indicazioni utili alla valutazione e programmazione di strategie, materiali e fasi del nuovo intervento». Inception è già stato applicato sperimentalmente a diversi casi dimostrativi in tutta Europa, dall’Istituto degli Innocenti di Firenze a vari castelli spagnoli, ma anche a edifici storici e chiese in Crozia, Cipro, Grecia e Paesi Bassi. «L’Università di Ferrara presta particolare attenzione al patrimonio culturale e alla sua salvaguardia con tecnologie innovative», il commento del rettore, Giorgio Zauli