"Pronti al salto di qualità e ai primi acquisti"

L’avvocato Gianluca Cambareri sta curando il passaggio di proprietà per Tacopina: "Capisco i tifosi, chiedo solo pazienza e fiducia"

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Gianluca Cambareri, socio del prestigioso studio legale romano Tonucci & Partners, è amico e legale di Joe Tacopina, ed è l’avvocato che sta curando il passaggio di proprietà della Spal: "Sì, l’ho seguito in tutte le sue avventure calcistiche. Lo conosco da 15 anni e diventammo amici quando con la Roma fu il primo americano della storia del calcio italiano. Poi sono stato con lui, e da vicino, anche in Bologna e Venezia. A Roma fui anche nel board societario".

Sarà un investitore?

"No, ma un ruolo molto vicino a lui l’ho sempre avuto in tutte le sue esperienze sportive e lo avrò anche a Ferrara".

Che tipo è Joe Tacopina?

"Un galvanizzatore. Uno che dal calcio si fa infiammare. e che a sua volta sa infiammare le piazze in cui va".

Qual è il suo scopo?

"Sul piano del business, come tanti americani, reputa sottostimato il valore del calcio italiano: e la sua storia dice che quando se ne è andato dai club che ha rilevato, tutti avevano fatto un salto considerevole di categoria e solidità, finendo poi in mani di alto livello".

E business a parte?

"E’ innamorato delle sue radici italiane e dell’Italia ed è davvero una bravissima persona, che mette passione smodata in ogni cosa che fa. Se si chiuderà, come ritengo ormai probabilissimo, non sarà un presidente presente ma un presidente molto, molto presente. E’ spessissimo in Italia, va agli allenamenti della squadra, si interessa a tutto.

Si fa voler bene, ovunque, perché è uno che non si sottrae. A Venezia io e lui andavamo a piedi da Piazza San Marco allo stadio di Sant’Elena, ed era un’ora e mezzo di tragitto, perché tutti lo fermavano e lui si fermava con tutti. A Roma è stato l’unico vicepresidente che ha goduto di uno striscione in curva Sud".

Qual è la sua filosofia?

"Salire di categoria. Far progredire tutti i club in cui va, con enorme cura del settore giovanile, che a Ferrara parte già da una base del tutto eccellente. Roma e Bologna furono una cosa, ma Venezia fu una follia. La squadra era in serie D, delusa ripetutamente. Ora è in A, e anche se Joe l’ha lasciata in B per un cambio di passo di investitori che erano già dentro e che aveva portato lui, quella A è anche il frutto del suo lavoro".

La gente vorrebbe iniziare a vedere qualche acquisto…

"Capisco. Chiediamo solo pazienza e fiducia. Presto ne arriveranno. Ma non è che 48 ore dopo la firma di un preliminare si possano prendere infornate di calciatori. Abbiamo molti contatti, presto ne concluderemo alcuni, con giocatori che sono nazionali a livello under. Ma il suo imprinting lo noterete anche da altre cose".

Ad esempio?

"Gli allenatori che stanno venendo nelle giovanili sono tra i migliori d’Italia. Picarreta ha vinto lo scudetto under 17 con la Roma battendo anche la Spal in semifinale, e l’anno prima aveva perso la finale contro l’Inter. Mandelli è un eccellente allenatore. I manager che affiancano Joe sono di primo livello. Si registrerà un cambio di passo anche a livello di sponsor. Si valorizzeranno quelli locali, ma entreranno anche grandi aziende internazionali".

La trattativa è difficile?

"No. I Colombarini sono manager di primo livello e sono stati fin dall’inizio eccezionali, così è stato fatto un lavoro eccellente. Hanno portato la Spal in serie A, e per tre anni, non una meteora. Lo scopo di Joe è arrivare a consolidarla stabilmente in A, dopo avercela portata con un modello sostenibile ma vincente".

Cosa accadrà?

"Vedrete presto che euforia porterà a Ferrara: lui ama le piazze calde. Sotto l’aspetto tifosi, la Spal parte più in alto rispetto al Venezia. Io e Joe rimanemmo colpiti venendo all’ultima partita della Spal già retrocessa. I tifosi cantavano e sostenevano ugualmente. Lui disse: questa piazza ha il tifo che piace a me. Allora non pensava alla Spal, c’è stato poi un tentativo a Catania: ma a posteriori, so che quel giorno scattò una scintilla".

Che ruolo avrebbe con lui Massimo Tarantino?

"Un ruolo importante, di sicuro. Vedremo poi quale, ma lui è il suo consulente per le vicende tecniche".

Mauro Malaguti