"Pronto Soccorso, da settimane manca chiarezza"

Avanti Cento attacca il sindaco: "E’ inadeguato nel comunicare e nel rapporto con la Regione".

"Pronto Soccorso,  da settimane  manca chiarezza"

"Pronto Soccorso, da settimane manca chiarezza"

La questione della chiusura del punto nascita di Cento dal primo giugno al 30 settembre sta continuando a far discutere. "Nonostante gli sforzi del sindaco e del consiglio comunale di Cento, il punto nascita del nostro ospedale subirà una nuova sospensione dell’attività nonostante la Regione avesse richiesto al Ministero una proroga – dice Mattia Franceschelli del Pd –. La mancata risposta del governo ha generato un clima di incertezza sul futuro del reparto, ma è necessario mobilitarsi per invertire la tendenza: in gioco c’è il punto nascita e la sopravvivenza del sistema sanitario. Riteniamo che la situazione creata a Cento vada affrontata in maniera approfondita: da parte nostra chiediamo sin da subito che venga riunita la neo istituita commissione speciale sul pronto soccorso e sull’ospedale". A far la voce grossa è Avanti Cento, che però punta il dito sul silenzio dell’amministrazione.

"Una chiusura temporanea per la seconda volta in un anno e mezzo: questa è la risposta dell’amministrazione Accorsi a mesi di dibattito e manifestazioni cittadine sul tema ospedale – dicono Beatrice Cremonini, Fabrizio Toselli e Bruno Gerlando –. Da settimane si ventila questa chiusura ma la città ancora una volta ne viene messa al corrente dai giornali e da un inconsistente comunicato di Accorsi su Facebook. Ci sembra impossibile che lunedì, al consiglio comunale, il sindaco o l’assessore alla sanità Pedaci non sapessero nulla. Parlano di stretto rapporto con la Regione, ma o non lo tiene informato o lo mette al corrente a giochi fatti. Non ci si può permettere di avere un reparto che apre e chiude ciclicamente, di fronte a situazioni di questo genere l’inadeguatezza amministrativa del sindaco è ormai evidente e notiamo con amarezza la mancanza di ascolto verso i consiglieri di opposizione che avevano lanciato diversi allarmi.

Da Natale del 2021 Avanti Cento anticipa, chiede informazioni, offre collaborazione e riceve solamente rassicurazioni vuote e prive di interventi concreti sul tema. La chiusura del punto nascita si riverserà inevitabilmente su altri reparti, già depotenziati come abbiamo denunciato più volte, come urologia, chirurgia e cardiologia. I cittadini si sono accorti prima di Accorsi della reale situazione dell’ospedale e sono stanchi di subire incertezza e mancanza di servizi basilari, tutto a sfavore della loro salute". E propongono. "Serve un investimento su altre strutture sanitarie presenti nell’ospedale, deve diventare un punto di riferimento per tutta la provincia, per esempio sulla chirurgia specialistica, anche per compensare le carenze nel ferrarese. Noi continueremo la nostra battaglia e a formulare proposte".

Laura Guerra