"Provincia, aperti al dialogo Da Fabbri attacco politico"

La replica del presidente Padovani sulla questione bilancio: "Seguiamo la legge"

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"L’uscita del sindaco di Ferrara lascia davvero stupiti e con l’amaro in bocca nei contenuti e nel metodo. È alquanto bizzarro parlare di scarsa condivisione e dialogo quando nei luoghi deputati non si proferisce parola salvo poi affidare il tutto ad un comunicato stampa. perché così è andata". Così il presidente Gianni Michele Padovani (a nome anche dei sindaci del centrosinistra e dei consiglieri di ’Ferrara Insieme’) replica alla ’bocciatura’ del bilancio da parte dei consiglieri provinciali di centrodestra e al sindaco Alan Fabbri il cui voto contrario, a livello ponderale, è stato determinante per l’esito. "È altrettanto strano – rimarca – parlare di condivisione e dialogo mentre si esprime uno solo a nome di tutti: non sappiamo che idea abbiano nel centrodestra, dalla nostra parte non esistono i sindaci capi bastone, ma amministratori con pari dignità. L’iter di approvazione ha seguito la legge e ha dato modo e spazio a tutti di potersi esprimere (consiglieri e sindaci). A cosa si riferisce il sindaco Fabbri quando parla di mancanza di confronto? Forse ad incontri riservati e ufficiosi che hanno lo scopo di trattare su alcune cose? No grazie, non è il nostro metodo. Noi siamo per le sedi ufficiali e ribadiamo la nostra disponibilità ad approfondire come e quanto si vuole".

La frattura. "Tentare di delegittimare istituzioni elette democraticamente, oltre a rappresentare un atto grave da parte di un sindaco è un grande segno di debolezza e soprattutto di mancanza di rispetto delle istituzioni – rimarca Padovani – . È proprio perché siamo amministratori e consapevoli dei grandi problemi da affrontare, che dovremmo ancora di più pensare al bene delle nostre comunità e non alle logiche di partito".

La spiegazione. "La storia per cui il presidente della Provincia e la maggioranza saremmo quasi abusivi perché in verità la maggioranza è di centrodestra ha del surreale – scandisce Padovani – : significa non rispettare gli amministratori che si sono espressi col voto e significa essere così arroganti da non capire perché quel voto ha dato a noi quella inequivocabile vittoria. Lo diciamo noi il perché: il centrodestra si è approcciato a quel voto come una bieca spartizione di potere e posti, sfornando più candidati che idee, al punto tale che una parte degli amministratori di centrodestra hanno preferito noi alla fedeltà di partito. basta con questo approccio maldestro e partigiano. Il territorio ha bisogno di ben altro, le nostre comunità hanno bisogno di ben altro. Se si vuole realmente condividere e collaborare noi ci saremo sempre, come ci siamo sempre stati".