
La Provincia approva il Rendiconto 2022. Un milione e duecentomila euro di avanzo destinati agli investimenti, 6,3 milioni di avanzo libero destinato alla programmazione del 2023 e 29 milioni di investimenti, principalmente utilizzati per lavori relativi alla manutenzione delle strade. Questi sono solo alcuni dei dati salienti che emergono dal documento economico che ha raccolto il placet della maggioranza (composta dai consiglieri di centrosinistra Andrea Baldini, Anna Chiappini, Francesco Colaiacovo, Maria Dall’Acqua e Rosa Sandoni) e il voto contrario della minoranza composta da Francesco Carità, Alessandro Amà e Simone Saletti.
Ma torniamo al documento consuntivo legato all’anno scorso. Il macro dato è che il risultato di gestione ammonta in totale a poco oltre 24,4 milioni di euro. Sul fronte delle entrate tributarie gli effetti delle crisi emergenziali si concretizzano in un consistente calo, rispetto al 2019, del gettito dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt) per oltre 1,7 milioni di euro e del gettito dell’Rc Auto per oltre 900mila. Diminuzioni che hanno trovato copertura con le risorse del "fondone Covid" ricevute dallo Stato negli anni 2020 e 2021, non utilizzate alla fine di ciascun esercizio e confluite in avanzo. Per contro, si è registrato un andamento positivo del tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente rispetto al 2019 di oltre 800mila euro.
Un peso (negativo) rilevante l’hanno rivestito i rincari pensati sulle utenze energetiche. Tant’è che, a fronte delle maggiori spese, ha reso necessaria l’adozione da parte del governo di una serie di decreti legge d’urgenza per sostenere l’economia. Complessivamente alla Provincia di Ferrara sono stati attribuiti oltre 1,4 milioni di euro a titolo di contributo straordinario, in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas. Per contro, si è registrato un andamento positivo del tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente rispetto al 2019 di oltre 800mila euro. Sul versante degli investimenti, come accennato in premessa, ammonta a 29 milioni il plafond di risorse, principalmente utilizzati per lavori relativi alla manutenzione della rete viaria (20,9 milioni), per lavori in edifici scolastici (6,4 milioni) e per la tutela e valorizzazione beni culturali (1,2 milioni).
In continuità con gli esercizi precedenti, anche nel 2022 la Provincia ha proseguito l’azione di riduzione del debito, attestatosi a fine anno a quota 42,3 milioni, con una diminuzione di 20,5 milioni rispetto a fine 2018. Ma veniamo alla seconda variazione di bilancio, approvata contestualmente al consuntivo (in questo caso, la maggioranza si è astenuta). La ‘manovra’ segue principalmente tre filoni di intervento: l’utilizzo in direzione investimenti delle risorse assegnate con il fondo per l’avvio di opere indifferibili (istituito dal governo per far fronte all’incremento dei prezzi dei materiali da costruzione e dell’aggiornamento nel 2022 del prezziario regionale), i nuovi interventi di investimento finanziati dal Pnrr e l’utilizzo di una parte delle risorse dell’avanzo dell’anno precedente accertate con l’approvazione del rendiconto.
Le principali risorse del fondo opere indifferibili sono relative all’adeguamento sismico ed efficientamento energetico degli istituti scolastici Guido Monaco di Pomposa (1,1 milioni), e liceo Roiti (761 mila), adeguamento sismico delle scuole Carpeggiani (300mila) e Ipsia di Portomaggiore (circa 400mila), più altri quasi 395 mila euro per manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico dell’istituto Carpeggiani.
Federico Di Bisceglie