Pusher cerca di ingoiare la lista dei clienti

Uno dei due arrestati per spaccio di droga ha reagito ai carabinieri ingurgitando il quadernetto compromettente. Condannati a un anno

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Custodivano addirittura un quaderno, pagine in cui erano riportate spese e guadagni, oltre ai nomi dei clienti, i due ragazzi copparesi arrestati venerdì sera dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia per spaccio di droga. Le manette sono scattate nell’ambito di un’indagine che i militari stavano compiendo per contrastare il traffico di stupefacenti tra i giovani e che li ha portati a svolgere una serie di perquisizioni in locali e automobili a Gradizza e a Lido di Spina, con decreto della procura.

A finire nei guai sono stati un disoccupato di 23 anni già noto alle forze di polizia (B.M. le iniziali del suo nome) e uno di 29, pure lui senza occupazione (F.M.). Entrambi orbitavano negli ambienti frequentati da tossicodipendenti. Dal termine del lockdown, i carabinieri avevano notato movimenti sospetti da parte dei due giovani e hanno cominciato a tenerli d’occhio. E venerdì hanno deciso di entrare in azione, fermandoli mentre stavano raggiungendo i Lidi comacchiesi, dove avevano affittato un appartamento per tutta la stagione estiva. Quindi, i militari hanno provveduto alle perquisizioni delle loro abitazioni e delle rispettive automobili. Dopo accurate ricerche, hanno trovato complessivamente 81 grammi di hashish, 42 grammi di cocaina, oltre a sostanze utilizzate per tagliare la droga, materiale per il confezionamento delle dosi e nella casa del 29enne, il ’prezioso (per gli investigatori, ndr) quaderno, trasformato in un libro contabile, che conteneva sedici pagine sulle quali erano annotate a penna entrate e uscite dell’attività illecita, oltre ai nominativi dei clienti. Proprio mentre i carabinieri provvedevano al sequestro del quaderno, F.M. colto da un momento di rabbia, ha spintonato dei militari nel tentativo di strappare loro dalle mani le pagine compromettenti, arrivando al punto di strappare alcuni fogli e inghiottirli.

Ma la manovra è fallita e non ha fatto altro che aggravare la situazione del giovane, il quale oltre al reato di spaccio deve rispondere anche di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Da ulteriori approfondimenti, si è scoperto che i due ragazzi svolgevano la loro ’attività’ tra Copparo, Ro e Formignana, piazzando droga a giovani tra i 18 e i 23 anni, e si sta approfondendo se avessero allargato il loro raggio d’azione, come pare, anche a Lido di Spina. I due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa di rito direttissimo che si è celebrato ieri mattina in Tribunale a Ferrara. Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto di entrambi, li ha condannati ad un anno di reclusione, sospendendo la pena per il solo F.M., che risultava incensurato.

Valerio Franzoni