"Qualità dell’acqua, i lidi non sono inquinati"

Goletta Verde promuove il mare della costa comacchiese. Unica nota dolente in regione, la foce del Rubicone a Gatteo a Mare

A bordo dell’imbarcazione ‘Oloferne’, attraccata a Porto Garibaldi, ieri sono stati presentati i risultati delle analisi sui campioni d’acqua prelevati lungo la costa emiliano-romagnola dalle volontarie e dai volontari di Goletta Verde. Dalle analisi dei campionamenti effettuati il 19 luglio scorso su otto foci e tre punti a mare, è emerso che i parametri microbiologici dell’acqua risultano essere entro i limiti di legge in dieci degli undici punti, compreso quello monitorato della costa comacchiese: la spiaggia nord del Canale navigabile di Porto Garibaldi. Un solo punto, infatti, è risultato inquinato a giudizio di Goletta Verde: la foce del fiume Rubicone a ridosso delle località di Gatteo a Mare e Savignano Mare. A prendere la parola nella conferenza stampa di ieri sono stati il portavoce di Goletta Verde Stefano Raimondi, il vicepresidente di Legambiente Emilia-Romagna Luca Girotti e il direttore di Arpae Giuseppe Bortone.

"Goletta Verde da ben 36 anni solca i mari italiani – ha esordito Raimondi -, monitorando la qualità delle coste italiane, e non intende sostituirsi alle agenzie regionali che svolgono questo compito. Il nostro scopo è quello di monitorare determinati punti che vengono campionati, analizzati e attenzionati nel tempo e segnalare eventuali criticità. Rispetto agli anni passati è emerso un miglioramento e, di fatto, un solo punto è risultato inquinato, ma non bisogna abbassare la guardia". Non ha nascosto, però, il disappunto "per la totale assenza di informazione ai bagnanti sulla qualità delle acque, obbligatoria per legge, nei punti che abbiamo osservato. Occorre uno sforzo maggiore da parte delle istituzioni, così come sarà fondamentale investire nel modo migliore i 34 milioni di euro del Pnrr a favore della Regione da destinare all’ammodernamento della rete fognaria e degli impianti di depurazione". Concetti che sono stati toccati anche da Luca Girotti, che rimarcato l’impegno a tenere alta la guardia con "l’obiettivo di avere un mare pulito lungo tutte le coste della regione". Il direttore di Arpae, Giuseppe Bortone, ha fatto chiarezza anche rispetto alla situazione anomala, poi rientrata nel giro di pochi giorni, che aveva fatto emergere parametri oltre i limiti in 28 dei punti campionati da Arpae il 26 luglio con il conseguente divieto di balneazione.

L’unico punto interessato sul litorale ferrarese era la spiaggetta di Goro: le successive analisi di Arpae eseguite il 29 luglio avevano rivelato il rientro nei limiti normativi e, pertanto, l’acqua è tornata idonea alla balneazione già dal 30 luglio.

Valerio Franzoni