MARIO BOVENZI
Cronaca

Quelli che sono aperti per ferie: "Noi, che non chiudiamo mai. Tra i vestiti pure a Ferragosto, il nostro benvenuto ai turisti"

Negozio in pieno centro non abbassa la serranda: "Da 50 anni siamo qui anche in quella data". Nei giorni durante i quali la città si spopola ecco le attività che rispondono presente: "Un aiuto"

Laura Poppi si muove in un mondo fatto di camicie e giubbotti, gonne e pantaloni. Il suo mondo da una vita. "Qui, tra questi scaffali – sottolinea, le mani che si alzano nell’aria ad indicare quei capi – c’è di tutto. Abbiamo abiti per ogni età, per uomo e per donna". E’ la titolare della ‘Bottega del cashmere’, a pochi passi dalla piazza, dalla cattedrale, dal municipio. E’ da 54 anni che quella vetrina è aperta, un’istituzione.

Laura Poppi nel negozio di abbigliamento: "Noi non chiudiamo mai"
Laura Poppi nel negozio di abbigliamento: "Noi non chiudiamo mai"

Che ha anche un altro record. Dal 1969, anno della fondazione, a Ferragosto lei e le sue tre dipendenti si sono sempre fatte trovare, lì, tra il banco e le grucce. "A Ferragosto – sottolinea senza nascondere l’orgoglio –, siamo sempre stati aperti ed anche quest’anno non faremo eccezione. Siamo in quattro, facciamo i turni. E si badi bene, ognuna di noi ha le sue ferie. Non ci pesa, lo facciamo volentieri anzi. Perché Ferrara è una città turistica e allora è nostro dovere farci trovare aperti. Per dare una bella immagine della città".

Le vie che si spopolano nei giorni dove più evidente è il deserto urbano, sotto i colpi del sole sempre più inclemente, mentre gli altri chiudono c’è qualcuno che non si arrende. Che, come dice Poppi, si fa sempre trovare. Dall’abbigliamento al cibo.

Un pilastro del ferragosto è il Conad che si trova in via Garibaldi, punto di riferimento per famiglie e anziani che magari si scoprono un po’ più soli in queste giornate che sembrano nel silenzio del traffico così lunghe. Dice Saverio Alagna, responsabile del punto vendita a pochi passi dalla piazza: "Rimarrà sempre aperto, come sempre, per dare un servizio a tutti". Poi, per fugare equivoci. "Domenica ci siamo sin dal 1990, a ferragosto mezza giornata", precisa. Scaffali e frigo dove aggirarsi, al fresco, per fare la spesa, per quel pacco di zucchero appena finito, quattro chiacchiere e un sorriso quello del personale che è di casa. Come erano di casa i negozi di quartiere.

Aprire a ferragosto, lei ci sarebbe. "Certo, ma mi dite per chi?", la domanda di Maria Chiara Galassi al timone del ’’ami’ caffè – come il nome del suo gatto Camilla – locale che a pochi metri dal teatro comunale Abbado. "Il commercio è in calo, le strade sono un deserto. Se resto qui rischio di guardare il vuoto oltre la vetrina. Peccato perché non avrei alcun problema a lavorare anche quel giorno". Il 15 non ci sarà, ma Chiara Galassi staccherà appena una manciata di giorni la prossima settimana.

"Anche le attività vicine alla mia sono in difficoltà, per fortuna c’è la pizzeria. Stanno lavorando, portano un po’ di clienti anche a noi", sottolinea. A fare una manciata di giorni di ferie anche Rebecca Nobili, 31 anni, e Alessandra Malaguti, 33. Una storia di coraggio la loro che hanno rinuciato ad un posto assicurato dove erano assunte a tempo indeterminato per accendere la luce oltre il bancone di un nuovo locale.

L’hanno chiamato ‘Lo sbagliato’, si trova in via Mazzini. A spiegare la filosofia di chi sta al bancone in questi anni un po’ così è Luigi Nobili, titolare del bar in via Cairoli. "Come fai ad andare in ferie per due settimane? Impossibile. Ormai siamo fatti per lavorare, devi stare qui per portare a casa la pagnotta", dice, anche lui uno stacco di pochi giorni sempre nella settimana di Ferragosto. Laura Poppi, il silenzio rotto solo dal passaggio di un autobus, svela: "Questi metri quadrati sono il perimetro dove si è intrecciata la mia vita. Dobbiamo esserci per la nostra città anche se di gente in giro per ferragosto ce ne sarà poca".