"Raccolta differenziata, ho qualche dubbio su dati e classifica"

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Caro Carlino,

leggo sul giornale dell’8 novembre che Ferrara svetta nella classifica della raccolta differenziata che assommerebbe all’87,3% della raccolta rifiuti! Appena sotto Treviso, la prima in classifica dove non ho mai visto un sacchetto di rifiuti abbandonato accanto al cassonetto, né tantomeno oggetti vari d’arredamento abbandonati per strada, né a guardar dentro i cassonetti (sì lo faccio) quel poutpourri di rifiuti indifferenziati che si trova nei bidoni dell’organico e dello sfalcio, soprattutto ma anche nei cassonetti di plastica e vetro. Non obietto sulla serietà della classifica di Ecosistema Urbano pubblicata dal Sole 24Ore ma la inviterei a fare una piccola indagine giornalistica su chi fornisce e come i dati utili a tale classifica. Hera da sempre se la scrive e se la canta. Lo so dai tempi in cui come ambientalista partecipavo all’Osservatorio provinciale rifiuti in cui si rendeva palese che i dati della differenziata partivano dal numero di svuotamento di cassonetti dedicati, indipendentemente da quello che c’era dentro, che allora – pre-calotta- finiva al 30 % nell’indifferenziata perché raccolta male.

Dall’esiguità degli svuotamenti dei cassonetti a calotta, dal tonfo che si ascolta quando si inserisce il minuscolo sacchetto di indifferenziata e dall’accumularsi costante di rifiuti indifferenziati ai bordi dei bidoni dell’organico, quando non dentro, è evidente che questa percentuale è un falso assoluto. Sto collezionando una serie di fotografie di persone dedite allo smaltimento selvaggio. Sui rifiuti abbandonati non credo ci sia bisogno di reportage, qualunque cittadino è in grado di coglierlo da sé. E soprattutto lo testimoniano le decine di volontari che ogni weekend raccolgono centinaia di rifiuti indifferenziati, nascosti anche non troppo nelle aree verdi Ma l’ipocrisia impera, qualunque sia l’amministrazione, Hera non si tocca!

Marzia Marchi,

ambientalista disillusa