Ferrara, l'appello d'amore: "Cerco la ragazza del treno"

Un giovane studente francese di Giurisprudenza a Unife ha tappezzato la città di volantini dopo l’incontro su un convoglio per Ferrara

L'universitario francese in cerca della ragazza del treno (foto Businesspress)

L'universitario francese in cerca della ragazza del treno (foto Businesspress)

Ferrara, 21 ottobre 2021 - Coup de foudre, colpo di fulmine. Come chiamare diversamente il sentimento che ha rapito un ragazzo francese, Thèo Bonfils, che domenica sul treno Mestre-Ferrara ha conosciuto una ragazza, studentessa di Medicina in città, scoprendo alla fine che il viaggio era stato troppo breve, e l’emozione troppo forte, per chiederle semplicemente il numero di telefono, l’indirizzo, i contatti social? "Eravamo in piedi nel passaggio degli scompartimenti – racconta il ventenne, studente di Giurisprudenza nella facoltà a doppio titolo tra Unife e l’ateneo di Strasburgo –, abbiamo iniziato a parlare e mi ha colpito che la ragazza, che stava ripassando online un corso d’esame al cellulare, abbia smesso di farlo per parlare con me". Un dialogo, racconta Thèo, "fatto di cose non futili, e che per questo mi ha fatto pensare che stavo parlando con una persona non comune". Non sono gli unici elementi che l’hanno colpito, sorride timido il ragazzo francese: prima gli occhi castani, dietro una montatura rotonda, i capelli biondi, ma soprattutto "la gentilezza e la raffinatezza estrema".

L'appello di Thèo conquista tutta Ferrara Arrivati alla stazione di Ferrara, lo studente francese confessa di essersi sentito come in trance: "Lei mi ha chiesto se prendevo il bus, io forse stupidamente le ho detto che sarei andato a piedi...". Ma qualcosa ha fatto breccia nel suo animo, e così come in un film sentimentale (il richiamo più calzante è all’episodio ‘Strangers on a train’ della bella serie Modern Love), il ragazzo ha deciso di fare quello che i giovani d’oggi non fanno più: cercare la ragazza dei suoi sogni divenuti realtà nel modo più classico. "Spinto dagli amici, che mi hanno preso in giro dicendo che ero stato un imbranato – prosegue il racconto – ho deciso di riempire la città di volantini in cui ho descritto sinteticamente l’accaduto, sperando che qualcuno conosca quella ragazza, che mi ha detto di essere originaria di Mestre ma di vivere a Ferrara, nella zona di Porta Mare". Sul volantino, anche un indirizzo mail creato appositamente: francesetreno@gmail.com, che ora Thèo scruta spesso alla ricerca di indizi e, magari, del messaggio della bella studentessa. "Lo so, avrei potuto e dovuto chiederle più informazioni, ma non volevo nemmeno essere troppo invadente, parlare con lei mi ha affascinato al punto da farmi persino dimenticare il suo nome – dice Thèo dandosi un colpetto sulla testa –, so che c’è una A da qualche parte, ho provato tutte le combinazioni ma non mi viene. Il resto però, l’ho fissato bene in mente". E anche nel cuore, in qualche modo, visto che da giorni il ragazzo continua ad attaccare altri volantini alle fermate del bus (quel maledetto bus non preso), sui pali dei semafori, specie nella zona di Porta Mare. "Mi illudo che sia proprio lei a vederli, che sorrida come ha fatto quando, scesi dal treno, ci siamo tolti le mascherine, e abbia voglia di passare un altro po’ di tempo a parlare con me". Thèo non va oltre, anche se nella ricerca si mostra tenace: "Parlando le ho detto che frequento spesso, il venerdì sera, i concerti jazz al Torrione, lei mi ha risposto che l’idea le piace e la incuriosisce. Ecco, già stasera io sarò lì". Ovviamente, oggi, non solo per ascoltare la musica, ma sperando di incrociare lo sguardo (e stavolta, aggiungiamo noi, di segnare con la penna indelebile nome, cognome e numeo di cellulare). Una storia romantica? Una semplice suggestione? Tutto, o nulla?

"Una sorpresa della vita – saluta Thèo, rientrando alla facoltà di corso Ercole d’Este –, a me non è mai successo di conoscere così una ragazza, e di rimanerne così profondamente colpito. Per questo non voglio lasciare nulla d’intentato: magari non succederà niente, forse lei ha già dimenticato di aver parlato con quel francese incontrato sul treno, e come è giusto non ricorderà il mio nome, ma io non posso non sentire, dentro di me, la voce di questa bellissima sorpresa".