"Ragazzi, inseguite i vostri sogni Cambiare le cose non è impossibile"

La filosofia e la vita del presidente della Spal Joe Tacopina spiegate agli alunni dell’istituto Einaudi "Cresciuto in una zona difficile, ho capito che dal quartiere si può uscire. Agite con entusiasmo e passione"

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di Alberto Lazzarini

Il sogno americano può realizzarsi anche alle nostre latitudini, anzi dappertutto. Ma bisogna crederci e seguire ferree regole. Ne ha parlato ieri mattina il presidente della Spal Joe Tacopina a una folta e attenta platea di studenti delle prime e seconde classi dell’Istituto ‘Einaudi’ coinvolte in un ampio progetto che vede protagoniste molte scuole della zona. A fare gli onori di casa, la dirigente scolastica Marianna Fornasiero, sciarpa biancazzurra al collo, che ha accolto l’avvocato italo-americano con calore testimoniando la gioia di tutte le componenti dell’Istituto.

Accanto a lei la responsabile del progetto, la professoressa Doretta Preti e l’assessore comunale alla Pubblica istruzione Dorota Kusiak, che a sua volta ha plaudito all’iniziativa "volta ad avvicinare i ragazzi allo sport e ai suoi valori , indispensabili anche nell’affrontare la vita". Al suo arrivo nella sala Tacopina era stato ‘bloccato’ dalla minitroupe televisiva della scuola venendo sottoposto a una rapida intervista (in inglese) accolta di buon grado dal numero uno della società biancazzurra. Al tavolo, dopo gli applausi e le prime foto, il presidente ha narrato un po’ di se stesso: la nascita a Brooklyn e in particolare la vita in un sobborgo tutt’altro che facile. I genitori giunti dall’Italia a cercare fortuna, le discriminazioni subite perché immigrati e perché italiani, addirittura una rapina, subita a dodici anni. E ancora: "Tutti mi dicevano che nulla poteva cambiare". Ma lui, Joe, è sempre stato convinto che "dal quartiere si può uscire". Ma occorre… già cosa occorre? A questo punto Tacopina – il ‘filosofo’ Tacopina – ha snocciolato le cinque regole – le sue cinque regole – da seguire senza se e senza ma, con una convinzione di base: bisogna acquisire una mentalità particolare, quella del guerriero. "Solo così sarà possibile andare oltre, inseguire i sogni che sono sempre possibili, vedere realizzati "i miracoli"".

Ecco allora i consigli specifici ai ragazzi: "Concentrarsi solo sulle cose che si possono controllare, con impegno e col giusto atteggiamento. Operare con entusiasmo, passione e amore cercando di capire qual è il talento che ci è stato assegnato". In tutto questo bisogna mettere da parte i pensieri negativi sostituendoli con l’impegno e la passione che "accantonano la fatica". E poi: "Sognare in grande" perché "se no si rimarrà sempre nella mediocrità"; diventare inarrestabili e scegliere la fede in sé stessi e non la paura dando sempre il meglio per raggiungere gli obiettivi. In tutto questo il calcio ("voglio portare qualcosa di nuovo") è importante "anche per la sua valenza sociale". Al termine alcuni ragazzi hanno posto domande fra cui quella, inevitabile, sulla vicenda attuale della Spal: "Perché non vince più?" Ironizzando per il quesito, Tacopina ha sorriso allo studente e tagliando corto si è limitato a: "Bella domanda...".