Ragazzi morti a Ferrara, un tecnico ricostruirà i dettagli dell'incidente

La procura ha nominato un consulente per eseguire accertamenti sull’incidente e sulla macchina su cui viaggiavano i quattro amici

Due uomini dell’arma dei Carabinieri nel corso di alcuni accertamenti dopo l’impatto

Due uomini dell’arma dei Carabinieri nel corso di alcuni accertamenti dopo l’impatto

Ferrara, 5 ottobre 2019 – La strage di Vigarano verrà ricostruita in ogni suo dettaglio da un consulente. Ieri mattina la procura ha disposto accertamenti tecnici irripetibili sulla vettura e sulla dinamica dell’incidente che, esattamente una settimana fa, è costato la vita a Miriam Berselli, 21 anni, Giulio Nali, 28, e Manuel Signorini, 23. Il sostituto procuratore Ombretta Volta, titolare del fascicolo, dopo aver letto gli atti relativi ai rilievi eseguiti dai carabinieri, ha deciso di compiere un passo in più. Una mossa che, sin dai primi giorni dopo la tragedia, era stata sollecitata sia dai difensori delle famiglie delle vittime che dal legale dell’indagato, un 23enne ferrarese, unico sopravvissuto allo schianto e ora sotto inchiesta per omicidio stradale plurimo.

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L’atto firmato dal pubblico ministero e notificato a tutte le parti, chiede per prima cosa il sequestro probatorio della Mazda 3 sulla quale viaggiavano i ragazzi. La vettura si trova custodita in una carrozzeria di Vigarano Mainarda e lì rimarrà fino a quanto non verranno ultimati gli accertamenti. Proprio dalla macchina, infatti, comincerà il lavoro finalizzato a chiarire la dinamica dell’incidente. La consulenza è stata affidata all’ingegner Alfonso Micucci di Bologna.

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L’incarico per eseguire gli accertamenti tecnici gli verrà conferito ufficialmente martedì alle 15, proprio nel giorno in cui amici e familiari daranno l’ultimo saluto a due dei tre ragazzi scomparsi. Da quel momento, il tecnico avrà sessanta giorni per completare il suo lavoro. Dalle conclusioni dell’ingegnere sarà possibile chiarire una volta per tutte non solo la dinamica ma anche le cause di un incidente che ha spezzato tre giovani vite. L’obiettivo è capire se nell’accaduto abbiano influito cause esterne o se sia invece tutto riconducibile alla condotta del guidatore. «Questa consulenza – ha commentato l’avvocato Denis Lovison, legale di Alberto Berselli, padre di Miriam – ci consentirà di capire bene i movimenti, la velocità e l’angolo di impatto della vettura. Scopriremo inoltre se ci sono stati motivi meccanici o turbative di altro genere. In assenza di un’autopsia vera e propria (la procura ha disposto soltanto l’ispezione cadaverica esterna, ndr) la consulenza servirà per comprendere in maniera completa i contorni dell’accaduto».

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L’incidente, lo ricordiamo, è avvenuto alle 2.15 di sabato scorso in via Cento, alle porte di Vigarano Mainarda. I ragazzi, tutti dipendenti dell’Iper Tosano, tornavano a Ferrara dopo aver trascorso una serata in una discoteca del paese. Arrivato all’altezza della curva del mobilificio Dondi, il conducente ha perso il controllo della Mazda ed è finito contro un platano. L’impatto ha catapultato la vettura al centro della carreggiata. Il guidatore se l’è cavata con qualche lieve ferita (una settimana di prognosi). Nulla da fare invece per i tre passeggeri. Quando il personale del 118 è arrivato sul luogo dello schianto i loro cuori avevano già cessato di battere.