MATTEO RADOGNA
Cronaca

Ragazzina violentata dall’amico della madre

All’inizio anche il genitore sembra scettico di fronte alle rivelazione della figlia, ma poi i racconti con dovizia di particolari fanno sorgere più di qualche sospetto

Una ragazzina come tante, gli amici, la scuola superiore di Ferrara e la madre ad attenderla a casa. Ma all’improvviso,...

Una ragazzina come tante, gli amici, la scuola superiore di Ferrara e la madre ad attenderla a casa. Ma all’improvviso,...

Una ragazzina come tante, gli amici, la scuola superiore di Ferrara e la madre ad attenderla a casa. Ma all’improvviso, la 15enne reagisce in modo violento a uno scherzo di un compagno che le prende il cappellino e lo lancia lontano. Un gesto inspiegabile che porta a un consiglio straordinario della scuola e alla richiesta che uno psicologo si occupi della minorenne.

L’origine del comportamento violento viene subito individuata: la violenza sessuale subita dalla ragazza ad opera di un uomo, il compagno di un’amica della madre.

All’inizio anche il genitore sembra scettico di fronte alle rivelazione della figlia, ma poi i racconti con dovizia di particolari fanno sorgere più di qualche sospetto.

E così scatta la denuncia nei confronti dell’uomo nel novembre 2019. Inizia il processo sulla base della ricostruzione della ragazza: l’uomo le avrebbe più volte toccato il seno e le parti intime. Al punto da causare uno stato di ansia, fino a costringerla a cambiare le sue abitudini. Le ’attenzioni’ dell’uomo si sarebbero poi concretizzate anche con messaggi via chat. Infatti la ragazza aveva il suo numero salvato sul cellulare.

Ieri nel tribunale di Ferrara è stata sentita la madre. La donna ha spiegato di non essersi accorta inizialmente di nulla e di aver appreso tutto dallo psicologo. Quanto al disagio della ragazza, il genitore avrebbe intuito che c’era qualcosa di strano, ma ha pensato che le cose si sarebbero messe a posto da sole e che dietro quelle stranezze non ci fossero cose gravi. Invece, la scoperta delle violenze sessuali ai danni della figlia è stata un fulmine a ciel sereno.

La madre pensava di poter riporre fiducia nell’amica e nel suo compagno. Ieri il pm Andrea Maggioni, con non poche difficoltà, ha provato a interrogare la donna di origini nigeriana, grazie a un interprete. Non è stato facile ricostruire quanto accaduto, anche perché mancava la figlia, che sarà sentita l’8 ottobre. La sua testimonianza sarà indispensabile per appurare i fatti e soprattutto le violenze sessuali subite.

m.r.