
Coralba Bonazza, nello scatto in alto a 37 anni, con Maria Celentano la mamma della piccola Angela. In basso a sinistra, uno scatto della bambina. A destra, un momento delle ricerche con papà Catello
Ferrara, 27 giugno 2025 – "Sono convinta che Angela sia viva, aveva tre anni quando è stata rapita. Ritengo sia stata sottratta per essere poi adottata illegalmente, questa la mia ipotesi", Coralba Bonazza, di Comacchio, è stata per anni presidente di ’Troviamo i bambini’. Il comitato venne fondato nel 2007, obiettivo unire le famiglie con piccoli spariti, scomparsi, forse rapiti. Ne faceva parte anche Piera Maggio. "Per anni siamo stati fianco e fianco, con mamma Maria Celentano, papà Catello per cercare una verità. Si è parlato della pista Polacca, di quella Greca, anche di quella Turca. Sono contenta che sia stata respinta la richiesta d’archiviazione, che il gip del Tribunale di Napoli, Federica Colucci abbia ordinato un prolungamento delle indagini sulla cosiddetta pista turca". Tra il 2007 e il 2008 Coralba Bonazza venne accolta nella loro casa. "Ho dormito 10 giorni nella cameretta di Angela. Dalla terrazza si vedeva il monte Faito". Così bello, così maledetto. Il colpo di scena riaccende le speranze sul caso di Angela Celentano, la bambina scomparsa il 10 agosto 1996 sul Monte Faito. La decisione, notificata ai legali della famiglia Celentano, gli avvocati Luigi Ferrandino ed Enrica Visconti, accoglie l’opposizione presentata dai familiari della bambina, che oggi avrebbe 32 anni. Angela scompare una mattina d’estate. Era con i genitori sul monte, poco lontano da casa, a Vico Equense. È la scampagnata della Comunità evangelica, sono una cinquantina. La madre Maria chiede al marito: "Angela ha mangiato?". Lui si gira e non trova più la figlia. Da allora il nulla.
E lei crede sia viva?
"Sì, ne sono convinta", dice Coralba Bonazza, gli amici la chiamano Cora. Fa una professione un po’ particolare, salva le aziende che sono sull’orlo della crisi. Offre consigli, consulenze, analizza il mercato, trova soluzioni per alzare di nuovo la testa. Spesso ci riesce.
Perché si è interessata di bambini scomparsi?
"Perché è una grande tragedia italiana. Ancora oggi si calcola che ogni anno spariscano mille bambini. E non sono dati miei, sono numeri del ministero"
Quando ha fondato il comitato?
"Era il 2007, l’abbiamo chiamato Troviamo i bambini. C’erano i genitori di Angela Celentano; Piera Maggio la mamma di Denise Pipitone, aveva quattro anni quando scomparve. Era il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo, Trapani, Sicilia. Altri genitori. Abbiamo fatto sentire la nostra voce, abbiamo unito queste persone, la loro sofferenza per trasformarla in forza. Abbiamo fatto incontri, siamo andati in tv, abbiamo coinvolto la politica su questo dramma"
I risultati?
"Ci sono stati. Adesso quando vai in aeroporto e hai in braccio un bambino, devi far vedere il volto. Anche il sistema di allerta è cambiato. In America, già anni fa, se spariva un bambino partiva un allarme, la foto rimbalzava sui telefonini. Tutto questo da noi non c’era. Ho fatto una lunga battaglia per far mettere foto e nome di bambini scomparsi anche sulle confezioni di generi alimentari. Ci siamo attivati per avere al nostro fianco avvocati. E’ anche grazie a quel lavoro se il caso non si chiude. Non bisogna mai dimenticare un aspetto. Quando si parla di bambini, le prime ore, le prime 24 ore della ricerca sono cruciali"
Maria Celentano e Catello
"Persone splendide, bellissime. A cavallo tra il 2007 e il 2008 abbiamo fondato l’associazione Angela Celentano. In quel periodo sono andata da loro, ospite della loro famiglia. Hanno altre due figlie, due ragazze eccezionali. Venni ospitata per tre giorni, dormii nella loro cameretta, nella cameretta di Angela. Erano bambine, i loro lettini vennero spostati in un’altra stanza. Le pareti erano rosa. E ricordo ancora quando mi svegliavo la mattina lo scenario incantevole del monte Faito. Così bello, lì era successo tutto, così ingiusto"
Fino a quando ha continuato a frequentare la famiglia?
"Ci vedevamo, partecipavamo alle trasmissioni tv. La vita in diretta, Top secret. Fino al 2012 direi"
Piera Maggio?
"Ci facciamo ancora gli auguri, ci sentiamo ancora. Una persona molto combattiva, decisa, andava avanti a testa alta"
Avete preso parte anche ad altre ricerche, un po’ in tutto il mondo
"Sì, un esempio significativo. Era il 2007. Il corpo di Ylenia Lenhard, cinque anni, venne trovato in un bosco, in Svizzera. Un volontario tornò lì e trovò quel corpicino straziato. Hanno potuto riconoscerla dai braccialetti e dalle collanine. I vestiti li avevano già trovati a qualche chilometro da quel bosco. I volontari continuarono a cercare grazie agli appelli nostri e di altre associazioni. Credo che questo episodio faccia capire bene cosa significa mobilitarsi, stringersi ai genitori".