
I militari sul posto ieri nella filiale di via Dosso Dossi, a Voghiera (Foto Bp)
"E’ stato come se fosse esplosa una bomba, un rumore pazzesco. Ci siamo svegliati di soprassalto, poi abbiamo sentito le sirene e abbiamo capito quello che era successo". E’ il racconto di una signora che abita nelle vicinanze. Alle 3.41 Voghiera si è svegliata bruscamente, ignoti hanno fatto esplodere il bancomat della Banca Centro Emilia, in via Dosso Dossi. Il bottino è ingente, circa 50 mila euro, il bancomat era stato ricaricato in previsione dei possibili prelievi del fine settimana da parte degli utenti e i ladri lo sapevano. Le indagini sono in corso da parte della Compagnia di Portomaggiore e Nucleo Investigativo di Ferrara.
Sul posto i carabinieri del Norm di Portomaggiore, guidati dal nuovo comandante Luigi Solito, subentrato da pochi mesi al maggiore Antonio Muzi, che ha parlato a lungo con il direttore della filiale, Mauro Fabbri, e visionato le immagini interne, messe a disposizione dal personale della banca.
Tutto lascia pensare che saranno le immagini delle videocamere a svelare il mistero dell’identità dei rapinatori. L’istituto bancario è nel pieno centro del paese, di fronte al municipio, pieno di telecamere all’esterno e anche all’interno. In più i carabinieri possono contare sulla collaborazione della popolazione: ieri mattina in tanti hanno messo a disposizione le immagini raccolte dalla video sorveglianza privata e raccontato la versione dei fatti. E’ la prima volta che la Banca Centro Emilia subisce a Voghiera una rapina di questa portata, mentre per due volte era successo al precedente proprietario, la Cassa di Risparmio di Ferrara. Evidentemente era nel mirino: la sede dell’istituto bancario è in una località parzialmente defilata rispetto alle vie a larga percorrenza e ha il vantaggio per la criminalità di essere vicino alla superstrada Ferrara-mare, facilmente raggiungibile attraverso lo svincolo di Gualdo. E’ per questa ragione che anche un altro bancomat, ma sulla provinciale, era stato preso di mira dai ladri, o più volte una tabaccheria-ricevitoria a Gualdo. I ladri infatti poi hanno fatto perdere rapidamente le tracce con il bottino.
Franco Vanini