MATTEO RADOGNA
Cronaca

"Referendum, cittadini non disertate il voto"

In vista delle consultazioni referendarie dell’8 e 9 giugno prossimi, che vedranno i cittadini chiamati a esprimersi su cinque quesiti...

In vista delle consultazioni referendarie dell’8 e 9 giugno prossimi, che vedranno i cittadini chiamati a esprimersi su cinque quesiti abrogativi riguardanti cittadinanza e lavoro, si terrà domani, alle 20,45, un incontro pubblico formativo-informativo presso il Cinema Santo Spirito di Ferrara.

L’iniziativa è promossa da un ampio coordinamento di associazioni e movimenti ecclesiali ferraresi: azione cattolica italiana, Acli, Agesci, Masci, Movimento rinascita cristiana, Comunità Papa Giovanni XXIII e Salesiani Cooperatori. I cinque quesiti referendari riguardano tematiche di grande rilevanza sociale: dalla disciplina dei licenziamenti illegittimi ai contratti a termine, dalla responsabilità per gli infortuni sul lavoro fino alla riduzione dei tempi per la richiesta di cittadinanza italiana da parte dei cittadini extracomunitari (da 10 a 5 anni).

L’incontro vedrà la partecipazione della professoressa Alessandra Annoni, ordinaria di Diritto Internazionale all’Università di Ferrara, e della professoressa Silvia Borelli, associata di Diritto del Lavoro dello stesso Ateneo. Le docenti illustreranno l’origine dei quesiti referendari, renderanno accessibili gli aspetti più tecnici della materia e analizzeranno i possibili scenari che potrebbero aprirsi con l’eventuale abrogazione delle norme interessate.

"Oggi esiste il rischio concreto che il non-voto si consolidi in un generale disimpegno preoccupante per la democrazia", sottolineano i promotori dell’iniziativa, che richiamano le parole del Presidente Sergio Mattarella: "La partecipazione politica è questione che contraddistingue la nostra democrazia. È l’esercizio democratico che sostanzia la nostra libertà".

L’incontro si pone l’obiettivo di rimotivare i cittadini all’esercizio di questo importante strumento di democrazia diretta, contrastando la bassa affluenza registrata nelle consultazioni referendarie degli ultimi anni. Per l’approvazione dei quesiti è necessario che partecipi alla votazione la maggioranza degli aventi diritto (50% + 1) e che sia raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. L’ingresso è libero e aperto a tutti.