Referendum e preoccupazione per il petrolchimico

Caro Carlino,

i quattro referendum proposti dalla Associazione Fe-Nice, per i quali in questi giorni si stanno raccogliendo le firme, propongono ai cittadini di Ferrara quattro temi fondamentali per il futuro della nostra città: la partecipazione dei cittadini e il decentramento; la regolazione del traffico nel centro storico e la promozione di una circolazione priva di auto; la riduzione di emissioni climalteranti e lo sviluppo di energie alternative; il miglioramento della qualità della vita delle persone anziane. La ’Associazione Ferrara Sostenibile 2030”’ che ha fra i suoi scopi fondativi la promozione degli obiettivi della Agenda Onu 2030, fatta salva la scelta individuale di adesione all’iniziativa da parte dei singoli soci, apprezza le proposte dei referendum e l’intento di stimolare una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita sociale e politica della città. L’associazione ritiene nel contempo che il referendum sia uno strumento ma che necessita di essere contestualmente sostenuto da azioni culturali e politiche, ben mirate al conseguimento degli obiettivi prefissati , avviate sia dai cittadini che dalle istituzioni locali, regionali e nazionali.

Associazione Ferrara Sostenibile 2030

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Caro Carlino,

sono la moglie di un dipendente del Petrolchimico. Come è facile immaginare, in famiglia siamo molto preoccupati per le sorti dello stabilimento, considerata la situazione attuale di crisi. Provo rabbia nel vedere che nessuno dell’Amministrazione comunale se ne sta interessando. Anzi, l’assessore che se ne dovrebbe occupare, la signora Angela Travagli, vedo dai social che saltella di inaugurazione in inaugurazione di botteghe, manifestazioni culinarie, sempre fotografata e sorridente. Un amministratore non dovrebbe occuparsi di cose più importanti e incontrare i vertici dell’Azienda?

Cristina C.