Regolo Boschetti è morto, addio all’uomo del Po

Si è spento a 76 anni il creatore della Terrazza, una struttura ricettiva che aveva costruito con grandi sacrifici dopo la pensione

Regolo Boschetti vicino alla barca cullata dalla corrente del suo amato Po

Regolo Boschetti vicino alla barca cullata dalla corrente del suo amato Po

Bondeno (Ferrara), 20 marzo 2023 – Se ne va uno degli ultimi uomini del Po. I funerali di Regolo Boschetti si terranno mercoledì, alle 9.30, nel duomo di Bondeno. Si è spento nel sonno, sabato mattina, proprio nel giorno in cui aveva organizzato per la sera, una festa nella sua ‘Terrazza su Po’, la struttura recettiva che aveva costruito con grandi sacrifici dopo essere andato in pensione e che si affaccia, tra edifici e pontile, sul grande fiume a Stellata. Avevano 76 anni e non era mai stato un solo giorno senza andare sul Po del quale conosceva ogni segreto. Grazie alla sua capacità retorica, alla memoria storica che custodiva e alla conoscenza acquisita con l’esperienza propria di chi naviga, ascolta ed esplora, riusciva da sempre e con tutti, a diffondere un sapere antico.

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Ascoltare i racconti di Regolo Boschetti era come averli vissuti. Lasciarsi guidare da lui sul fiume era davvero come esplorare per conoscere. Si susseguono in queste ore le condoglianze alla moglie Liviana, al figlio Marcello e alla figlia Emanuela che gestisce con il marito ‘Corte Stellata’. Boschetti Era ormai l’unico ‘pescatore di mestiere’ rimasto. A lui si rivolgevano i ricercatori del Cnr, delle regioni Veneto ed Emilia, le aziende sanitarie, ogni qualvolta era necessario, per verificare la salubrità del fiume e i cambiamenti, prelevare specifiche specie ittiche da studiare. Era poi la voce della pesca allo storione, una ritualità dei pescatori della zona, andata perduta alla quale Boschetti aveva preso parte e di cui ne diffondeva i racconti e la conoscenza.

Regolo Boschetti era stato amico della Nena, Nazarena Casini, la ‘Donna del fiume’, di Salvatonica, pescatrice di mestiere: "Era un personaggio unico che personificava il vivere il fiume e la sua sacralità –diceva Boschetti ai tanti che gli chiedevano di raccontare di lei, indicando le foto che la ritraevano che aveva affisso alle pareti della ‘Terrazza sul Po’ - . L’ho conosciuta verso la fine della sua vita.

“Sono stato l’ultimo che lei ha iniziato in questa passione. Ci ha insegnato come avvicinarci al fiume, come viverlo e come rispettarlo. Aveva questa sacralità del fiume di prendere solo quello che le serviva e non un pesce di più, di raccogliere un sacchetto di plastica se galleggiava vicino alla sua barca perché non inquinasse. Non poteva immaginare un giorno senza andare sul fiume". Da sabato la battana di Regolo Boschetti è ferma sulla riva del fiume, in silenzio, dopo tanti viaggi di una vita sul Po. Con lui se ne va uno spaccato di storia, un pezzo importante della memoria di un territorio. Ci sono figure che più di altre rappresentano periodi e momenti della vita. Lui era uno di questi simboli senza tempo. Il suo sorriso e le sue frasi sempre azzeccate, non si perderanno nella memoria collettiva.