Un altro passaggio importante ieri mattina nel palazzo di giustizia per l’inchiesta Ghost Inspections. E’ infatti stato ufficialmente conferito l’incarico al direttore della Motorizzazione civile di Bologna – quale consulente del pubblico ministero Andrea Maggiorni, che coordina l’inchiesta – per la gestione delle quasi 180 revisioni di altrettanti mezzi, le cui carte di circolazione sono state poste sotto sequestro nell’ambito dell’inchiesta sulle revisioni fantasma. Si tratta di quegli autocarri che non è stato possibile sottoporre a revisione effettiva nella prima tornata, avvenuta tra novembre e dicembre scorsi, che portò ad esaminare quasi 160 dei 358 autocarri finiti sotto la ’lente’ della procura. Dei quali circa il sessanta per cento non avrebbe superato il nuovo esame.
Il passaggio di ieri servirà per risottoporre a nuova revisione quegli autocarri che non erano stato rintracciati in prima battuta, alcuni anche perché nel frattempo erano passati di proprietà. Accertamenti, già tutti calendarizzati, che dovrebbero concludersi entro la fine di febbraio, per dare la possibilità al pm Maggioni di chiudere la fase preliminare delle indagini, considerando che il quadro probatorio sembra ampiamente ricostruito su come per le revisioni cosiddette ’fantasma’ o facili venissero pagate tangenti ai due funzionario della Motorizzazione civile. Uno di loro, Cesare Franchi, ha ampiamente raccontato al pubblico ministero che cosa accadeva e quanto aveva ’incassato’ nel corso degli anni, mentre il collega Edoardo Caselli ha ’dipinto’ un quadro molto meno sistematico della corruzione. La conclusione della fase preliminare dell’inchiesta che ha portato sotto indagine 216 persone, con sette arrestate, delle quali tre finite in carcere. Accertamenti che hanno ricostruito, grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, uno spaccato di sei mesi di attività dell’Ufficio ferrarese della Motorizzazione civile.
Cristina Rufini