Riaperture ristoranti, "Accesso nei locali al chiuso per i conviventi"

La proposta del sindaco di Ferrara Fabbri al ministro del Turismo Garavaglia ieri in città. L’esponente del Governo: "Alla gente occorre fatturare"

L'incontro tra il sindaco Alan Fabbri e il ministro Garavaglia

L'incontro tra il sindaco Alan Fabbri e il ministro Garavaglia

Ferrara, 19 aprile 2021 -  "I ristori? Arriveranno, ma sono ormai il passato. Il vero aiuto per il comparto turistico sarà consentire agli operatori di tornare a fatturare". Il tour del ministro Massimo Garavaglia (sabato a Ravenna e Rimini, ieri al Gp di Formula 1 di Imola) si chiude davanti al Castello.

Tappa sprint come le accelerazioni di Verstappen e Hamilton, dichiarazioni consolanti come il miglioramento della Ferrari: "Ci stiamo adoperando al massimo per riportare i turisti nelle città d’arte", esordisce il ministro leghista. Accolto in piazza Savonarola dal sindaco Alan Fabbri, dal prefetto Michele Campanaro e dal questore Cesare Capocasa, dopo la salita in Municipio.

Qui, in forma privata, l’incontro con una delegazione ristretta della giunta (il vicesindaco Nicola Lodi, Matteo Fornasini, Marco Gulinelli), presidenti e direttori di Ascom e Confesercenti, il presidente della Camera di Commercio Paolo Govoni, quello della Fipe Matteo Musacci, qualche ospite di area Lega, la schiera al completo dei sei addetti stampa della giunta e inevitabili imbucati a caccia di selfie.

Ma al di là del chi c’era e chi non c’era, contano le rassicurazioni del ministro. Si parte dai ristori mirati, di cui nel 2020 hanno beneficiato 29 città d’arte, tra le quali però Ferrara non figurava: "La platea sarà senz’altro ampliata – afferma Garavaglia, che nei giorni scorsi ha annunciato alla stampa un fondo da 200 milioni di euro, incrementabili già a maggio –, ma il punto chiave non è quello. Metteremo in campo azioni strutturali e promozionali per far ripartire le attività".

Un esempio? "Abbiamo definito un progetto con Trenitalia, che farà 90 treni speciali ’Covid Free’ per portare turisti stranieri nelle città d’arte".

Magari alla ricerca delle tipicità locali, come quelle donate a Garavaglia come benvenuto: cappellacci e anguilla marinata, salama da sugo e Zabov. Potenti ricostituenti per un settore che, specie nel ricettivo, da un anno patisce il crollo verticale degli affari. "L’emento decisivo per far ripartire le prenotazioni – riprende il ministro – è la definizione del calendario delle riaperture. E’ un elemento di certezza e di fiducia".

Poi il tema del cosiddettopassaporto vaccinale’, che Garavaglia sostituisce con il termine "lasciapassare: il ’Green Pass’, di cui tanti paesi parlano e che anche noi studiamo, si basa non solo sui vaccini, ma anche sugli anticorpi per chi è guarito e sull’effettuazione dei tamponi. Con i tamponi si può fare tutto".

Nell’occasione, il sindaco Alan Fabbri lancia una proposta che sicuramente farà discutere: "Ai conviventi sia data la possibilità, dal 26 aprile, in concomitanza con le aperture annunciate dal governo Draghi, di accedere ai locali interni dei ristoranti. Sarebbe una misura concreta e immediatamente attivabile per garantire, in piena sicurezza, la ripartenza". Il sindaco pensa che alle attività si possa, già da ora, garantire la possibilità di avere tra i propri clienti, in spazi interni, chi già vive sotto lo stesso tetto".