Ricostruzione in aula "Individuazioni anche su Facebook"

FERRARA

Ha ricostruito davanti al Tribunale di Ferrara in composizione collegiale (presidente il giudice Sandra Lepore con i giudici a latere Alessandra Martinelli e Andrea Migliorelli) l’attività della squadra mobile di Ferrara per risalire ai presunti spacciatori locali nell’ambito dell’inchiesta sulla mafia nigeriana Signal. Numerosi i casi spiegati ai giudici su come gli uomini della Mobile sono riusciti a mettere insieme le utenze sotto intercettazione e coloro che realmente avevano in uso quei numeri di cellulare. In aula, tra gli imputati, era presente Junior Musa, che ha già patteggiato più di quattro anni reclusione per l’agguato con il machete ai danni di Stephen Oboh. Tra gli episodi ricostruiti in aula da Perelli, quello di un certo ’Poporì’ che era stato incastrato anche grazie a quanto pubblicato sul suo profilo facebook: cioè un ancora che è il simbolo dei Vikings e alcuni post ritenuti inequivocabili. Ma anche la vicenda di un certo Eddy, con alcuni precedenti già all’attivo, che al momento dell’arresto fu trovato in possesso di un’utenza cellulare intestata a un prestanome, ma in uso a lui. L’operazione Signal ha portato alla fine di ottobre del 2020 a disarticolare vertici della mafia nigeriana tra Ferrara, dove l’organizzazione VikingArobaga era ben radicata e Torino, con due operazioni parallele della Polizia di Stato. Sessantanove le ordinanze di custodia cautelare in carcere per altrettanti nigeriani, comprese le figure apicali in Italia, che avevano contatti diretti con la madrepatria. Su tutti dj Boogye, anche lui finito in manette. Si torna in aula il 15 giugno prossimo.

c.r.